Dfp: Cooperative, assente strategia riprogrammazione risorse a sostegno sviluppo -2-

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Tutele e liquidita’ per affrontare la crisi dei dazi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 22 apr – Quanto
all’andamento dell’economia cooperativa, dall’audizione e’,
tra l’altro, emerso che nel primo semestre 2025, il sentiment
economico tra le imprese e’ negativo, anche se si prevede una
crescita di fatturato nei settori sociale, sanitario e
agroalimentare. Persistono criticita’ strutturali, tra cui il
‘mismatch’ tra domanda e offerta di lavoro e la crisi
demografica della cooperazione, con un saldo negativo di
iscrizioni e cessazioni. Il movimento sollecita, pertanto,
una riflessione sull’evoluzione normativa degli ultimi
vent’anni, affinche’ lo Stato torni a promuovere attivamente
la cooperazione, in linea con l’articolo 45 della
Costituzione.

La nuova crisi dei dazi statunitensi, e’ stato quindi
evidenziato, rischia di travolgere il settore agroalimentare,
in particolare il vino, l’olio Evo, i formaggi, i salumi e le
conserve di pomodoro. Le cooperative, che esportano negli Usa
prodotti ad alto valore aggiunto, non possono delocalizzare e
invocano misure di emergenza per evitare perdite di mercato e
occupazione. Le stime parlano di rischi occupazionali tra i
18 e i 20 mila posti, con cali potenziali di export fino al
30% per i vini e al 20% per i salumi.

Tra le proposte avanzate dal movimento cooperativo, lungo
quattro assi principali, figurano l’attivazione di fondi
europei e nazionali per sostenere le imprese colpite dai
dazi, con risorse straordinarie, promozione nei nuovi mercati
e strumenti digitali per l’export; il sostegno alla
competitivita’ attraverso ammortizzatori sociali speciali, il
contenimento della pressione fiscale, l’estensione dei
benefici alle imprese agricole cooperative, e la
semplificazione burocratica; l’accesso alla liquidita’
sostenuta da misure di sostegno al credito sul modello del
‘temporary framework’ Ucraina e moratorie simili a quelle
attuate durante il Covid; la revisione della disciplina della
‘Global minimum tax’, per renderla compatibile con le
specificita’ delle cooperative e delle imprese sociali.

Bof

(RADIOCOR) 22-04-25 17:23:56 (0465)SAN,FOOD,GOV,PA 5 NNNN



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link