Collestrada, la sindaca Ferdinandi frena sull’ampliamento del centro commerciale: “Servono garanzie, non ultimatum”

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La prima cittadina risponde a Eurocommercial: “Nessuna decisione affrettata. Prima la città, poi gli interessi privati”. Focus su mobilità e sviluppo sostenibile

Serve tempo, servono garanzie. E soprattutto serve chiarezza. La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, mette in pausa il progetto di ampliamento del centro commerciale di Collestrada proposto da Eurocommercial e lo fa con una dichiarazione netta: “Nessun aut aut – dice – per noi vengono prima gli interessi delle cittadine e dei cittadini”.

Il progetto, finito sul tavolo dell’amministrazione da poche settimane, avrebbe richiesto una decisione “in poco più di un mese”, dopo oltre vent’anni di rinvii e proposte. Una fretta che l’amministrazione non è disposta ad accettare: “Non possiamo permetterci scelte affrettate, senza impegni formali chiari e condivisi da tutte le parti coinvolte”, ha precisato Ferdinandi.

Il cuore del problema, oltre alla tempistica, è il nodo degli impatti reali sul territorio. “Ad oggi – ha spiegato la sindaca – non ci sono elementi sufficienti a garantire un giusto equilibrio tra interessi privati e utilità pubblica. Soprattutto, non è chiaro come si intenda affrontare l’aumento di traffico in una zona già critica”.

Una bocciatura? Non esattamente. La porta resta aperta, ma a precise condizioni. L’amministrazione comunale continuerà ad approfondire il dossier, ma intende farlo con rigore e trasparenza. “Le imprese meritano risposte tempestive, ma devono poggiare su basi solide”, ha ribadito Ferdinandi.

Nel frattempo, l’attenzione si sposta su una questione strategica: la mobilità urbana. “Da domani – ha annunciato – ripartiremo con interlocuzioni con Regione e RFI, per affrontare insieme le criticità dell’accesso alla città, con un occhio particolare al trasporto ferroviario e alla sostenibilità”.

L’obiettivo? Superare la logica del “costruire e sperare” e avviare una pianificazione integrata che tenga conto delle vere esigenze del territorio. Perché lo sviluppo, ha ribadito la sindaca, non può essere scollegato dalla qualità della vita.



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