“Senza le imprese il territorio muore”

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Senza una Zona Franca Urbana nelle aree del cratere sismico non c’è futuro per il tessuto economico locale. Ne è convinta Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, che torna ad esprime forte preoccupazione, visto che la non applicazione della ZFU rischia addirittura di vanificare gli sforzi della ricostruzione non solo sotto l’aspetto materiale, ma anche identitario dei territori.

“Nei giorni scorsi abbiamo letto con molta preoccupazione il grido d’allarme dei commercianti di Camerino, che denunciano l’arrivo di avvisi di pagamento dei contributi e la mancanza di certezze sul domani – le parole del Segretario generale Giorgio Menichelli –. Tale allarme non può restare inascoltato. Se da un lato si investono risorse significative nella ricostruzione edilizia (che sta procedendo spedita), dall’altro si assiste ad un pericoloso svuotamento del tessuto imprenditoriale locale, con il rischio concreto di trasformare i nostri borghi in luoghi privi d’anima. Già nei mesi scorsi abbiamo segnalato la necessità di garantire continuità agli strumenti di sostegno alle imprese e torniamo a ribadirne l’utilità, rimettendo sul tavolo l’urgenza di prorogare la Zona Franca Urbana, almeno nei Comuni maggiormente colpiti dal sisma del 2016”.

Per Confartigianato, infatti, si dovrebbe intanto mettere mano concretamente alla tanto attesa proroga per sostenere le imprese che si trovano ora nella condizione di non poter utilizzare crediti d’imposta maturati (sono oltre 90 le nostre imprese che ad oggi stanno vivendo questa problematica), dando così seguito al Decreto 616, che ha esaurito la sua efficacia il 31 dicembre 2024. “È auspicabile che quell’esperienza positiva venga prorogata, almeno fino al 31 dicembre 2025 – ricorda Menichelli -, superando lo stop avvenuto a febbraio in Senato. Ci appelliamo alla sensibilità del Commissario alla ricostruzione, il sen. Guido Castelli, per trovare anche stavolta soluzioni, perché non possiamo far rinascere le comunità senza le imprese”.


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