14 milioni per il sostegno agli investimenti delle imprese – Ossolanews.it

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Fondo Unico Artigianato. Si tratta di uno strumento di credito agevolato esistente su territorio regionale a partire dalla legge regionale 34/2004, a cui le imprese artigiane possono accedere tramite bandi per poter ricevere fondi monetari, che vengono erogati tramite finanziamenti e alcune quote a fondo perduto.

Commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte: “Siamo soddisfatti di aver ottenuto per le nostre imprese artigiane un’integrazione del Fondo Unico Artigianato, risorsa fondamentale a cui gli imprenditori artigiani piemontesi attingono per poter accelerare i processi produttivi ed ammodernare le proprie imprese”.

“In un quadro socio-economico di criticità – continua Felici – in primo luogo per le questioni legate ai dazi, gli artigiani sono in affanno nel prevedere investimenti ed esportazioni a lungo termine. La possibilità di accedere a risorse di credito regionali di questo genere offre una boccata di ossigeno alle imprese, permettendo loro di mettere in cantiere la possibilità di fare investimenti sui processi produttivi e nell’ammodernamento delle macchine.”

Il fondo viene sostentato da stanziamenti della regione, in particolare l’ultima delibera del 6 maggio 2025 prevede un importo pari a 6.644.00,00 euro ripartito in: 5.979.600,00 euro in Finanziamenti agevolati e 664.400,00 euro a fondo perduto. L’altra parte dell’importo è pari a 7.411.000,00 euro che sono risorse derivanti dai rientri dei finanziamenti erogati alle imprese artigiane.

Il bando nello specifico si pone come obbiettivo di supportare investimenti e sostegno al credito alle Mpmi artigiane piemontesi che sono già in possesso dell’annotazione sul Registro delle Imprese della Cciaa e avere almeno un centro operativo sul territorio piemontese.

“Occorre specificare in modo opportuno – spiega Felici – che il sostegno creditizio che la regione Piemonte prevede in favore delle imprese artigiane si divide in due sezioni: in primo luogo tramite finanziamenti indirizzati al miglioramento produttivo e ammodernamento delle sedi operative e in secondo luogo tramite contributi a fondo perduto connessi a determinate percentuali legate alla dimensione dell’impresa. Occorre promuovere bandi e progetti di questo tipo – conclude Felici – che sostengono le Mpmi e che conferiscono una solidità creditizia, su cui gli artigiani piemontesi sanno di poter contare. La regione Piemonte ha portato a termine con successo il proprio compito, ora il testimone passa alle banche affinché possano supportare adeguatamente il rifinanziamento del fondo”.

l.b.





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