A Milano oltre un’impresa su tre ha dovuto fare i conti con gli attacchi informatici

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


All’ombra della Madonnina oltre un’impresa su tre deve fare i conti con frodi e attacchi informatici. È quanto emerge dai risultati dell’indagine 2025 “Dalla strada alla rete – La sicurezza del territorio e nei sistemi informatici delle Pmi nell’era dell’intelligenza artificiale” , realizzata da Confcommercio Milano.

L’analisi, nel dettaglio, ha riguardato 404 imprese, ‘83% delle quali con un organico fino a 9 addetti, operanti nelle aree di Milano ed area metropolitana per il 71%, Monza Brianza per il 18% e Lodi per il 3%, nei settori dettaglio non alimentare (23%), servizi (14%), agenti e rappresentanti (12%) ristorazione (11%), tratta un quadro non del tutto incoraggiante.

Quasi il 40% degli imprenditori è stato vittima di una frode informatica

Oltre un terzo degli imprenditori (il 37%) è stato vittima di una frode informatica o attacco informatico, nel 63% dei casi nell’ambito dell’attività professionale (nel 37% dei casi nella vita privata). Il caso più frequente (36%) è il furto di credenziali, dati o denaro per link email o sms cliccati per errore; il 22% degli imprenditori denuncia, invece, il blocco del sistema con richiesta di riscatto, il 19% un’intrusione con furto di credenziali. Il 12% ha indicato di essere stato vittima di phishing.

Secondo la maggior parte delle imprese che ha risposto all’indagine (71%), il principale pericolo per la sicurezza del proprio sistema informatico è da individuare nella possibilità dell’errore umano (ad esempio l’apertura di email o link non verificati, l’invio di mail a indirizzi multipli in chiaro, password deboli o condivise con terzi, uso di reti wifi pubbliche non protette). Altri pericoli indicati sono gli attacchi informatici mirati al furto di credenziali e/o dati aziendali o di terzi (41%), la connessione a sistemi e contatti esterni scarsamente verificabili (27%), l’inadeguatezza del sistema di protezione ai nuovi attacchi informatici (26%).

Come ridurre il rischi

Alla domanda su come si possa ridurre il rischio di un attacco informatico, il 62% degli imprenditori ha risposto ‘soprattutto con l’attivazione di programmi di protezione antivirus e firewall sempre aggiornati’ (62%), con ‘frequenti backup’ (55%) e attraverso il ‘cambio di password’ (45%). Per 6 imprese su 10 (63%), poi, la diffusione dell’Intelligenza artificiale rappresenta allo stesso tempo sia un’opportunità sia una potenziale minaccia: per il 15% principalmente un’opportunità, mentre il 22% considera l’Intelligenza artificiale una minaccia. Il 28% delle imprese utilizza l’Ia nella gestione aziendale: la percentuale maggiore nei servizi (27%), seguita dal dettaglio non alimentare (14%) e dagli agenti e rappresentanti (13%). Il 57,5% delle imprese che utilizza l’Ia lo fa per l’efficientamento dei processi aziendali, il 42,5% per la gestione dell’area commerciale, il 30,1% per la gestione dei clienti.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link