cosa succede alle aziende bio e chi può ottenere fino a 50mila euro

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La Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure per semplificare la Politica agricola comune (Pac), allo scopo di ridurre il carico amministrativo che grava su agricoltori e governi nazionali, introducendo strumenti più flessibili per i pagamenti, i controlli, la gestione delle crisi e gli investimenti.

Si tratta del terzo pacchetto Omnibus dell’esecutivo guidato da Ursula von der Leyen, e secondo le stime di Bruxelles, le modifiche potrebbero far risparmiare ogni anno fino a 1,58 miliardi di euro agli agricoltori e 210 milioni alle amministrazioni nazionali. “Il pacchetto apre nuove opportunità per gli agricoltori. Il nostro obiettivo è quello di intervenire nell’attuale programmazione per dare risultati concreti in tempi brevi. Vogliamo agire subito, con determinazione ed efficacia”, ha rivendicato il vicepresidente della Commissione, Raffaele Fitto. Secondo il rappresentante italiano dell’esecutivo comunitario lo scopo è mettere gli agricoltori “nelle migliori condizioni per lavorare, rafforzare la competitività del settore”, offrendo allo stesso tempo “un’agricoltura moderna ed efficiente, incentrata sul prodotto e non sulla burocrazia”.

Pagamenti più semplici piccoli agricoltori

Una delle novità principali è l’aumento del tetto per il pagamento forfettario annuale destinato ai piccoli agricoltori, che passa da 1.250 a 2.500 euro. Questo contributo unico è pensato per sostenere in modo più equo le aziende agricole di piccole dimensioni, che spesso costituiscono la spina dorsale delle economie rurali. Inoltre, questi agricoltori saranno esentati da alcune regole ambientali più complesse, pur mantenendo la possibilità di accedere ai pagamenti legati agli eco-schemi.

Requisiti ambientali più flessibili

Per adattare meglio le regole alle diverse realtà agricole europee, Bruxelles propone un alleggerimento dei requisiti ambientali. Ad esempio, le aziende agricole biologiche certificate saranno considerate automaticamente conformi ad alcune condizioni ambientali dell’Ue. Per gli obblighi più impegnativi, come la tutela di torbiere e zone umide, saranno introdotti incentivi economici. Anche i controlli saranno resi meno invasivi: grazie a tecnologie satellitari e digitali sarà possibile ridurre il numero di ispezioni in loco, che saranno limitate a una sola visita annuale per azienda agricola.

Più digitalizzazione e sostegno agli investimenti

Per stimolare la competitività del settore, soprattutto per le piccole aziende, sarà disponibile un’opzione di finanziamento semplificata fino a 50mila euro sotto forma di sostegno forfettario al reddito e allo sviluppo aziendale. Un aiuto mirato per modernizzare le aziende agricole e renderle più competitive. Parallelamente, gli Stati membri saranno incentivati a sviluppare sistemi digitali interoperabili, in linea con il principio “segnala una volta, usa più volte”. In pratica, gli agricoltori dovranno fornire i propri dati una sola volta, con un risparmio di tempo e costi.

Strumenti più efficaci per gestire le crisi

Gli agricoltori colpiti da disastri naturali o malattie animali avranno accesso a nuovi strumenti di sostegno, inclusi pagamenti di crisi inseriti nei Piani strategici nazionali della Pac. Questi strumenti saranno più flessibili e facilmente accessibili rispetto al passato. Gli Stati membri, dal canto loro, potranno modificare più agevolmente i propri Piani strategici: l’approvazione preventiva della Commissione sarà richiesta solo per i cambiamenti più rilevanti, accelerando l’attuazione delle modifiche a beneficio diretto degli agricoltori.

Fonte EuropaToday.it



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