Sequestrato cantiere PNRR a Foligno per gravi irregolarità

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Due persone deferite, sospesi i lavori nell’area interessata

Sequestrato cantiere PNRR – Un cantiere impegnato nella realizzazione di un impianto sportivo finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Perugia, a seguito di un controllo che ha portato alla luce rilevanti irregolarità in materia di salute e sicurezza. Le attività nel sito sono state immediatamente sospese, mentre due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.

L’intervento è avvenuto a seguito di un’ispezione condotta congiuntamente dal Nucleo perugino dell’Arma e dal personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, sia della Vigilanza Ordinaria che di quella Tecnica. Il controllo ha avuto luogo in un’area del comune di Foligno interessata da un progetto di riqualificazione per la creazione di una nuova struttura sportiva, intervento incluso tra quelli finanziati tramite fondi europei legati al PNRR.

Sequestrato cantiere PNRR

Durante l’accesso ispettivo, gli accertamenti hanno evidenziato gravi violazioni relative all’organizzazione del cantiere e alla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. In particolare, sono emerse criticità nelle opere di cantierizzazione e nel coordinamento delle attività, tali da rendere necessaria un’immediata interruzione delle operazioni. Gli inquirenti hanno così proceduto al sequestro preventivo dell’intera area, al fine di evitare l’ulteriore prosecuzione delle condotte illecite e tutelare l’incolumità degli addetti impiegati nel progetto.

Il sequestro è stato successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Spoleto. Contestualmente, l’imprenditore titolare dell’impresa appaltatrice e il delegato responsabile per l’esecuzione dei lavori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica, ritenuti responsabili delle inosservanze emerse nel corso delle verifiche.

Nel prosieguo dell’indagine ispettiva, sono emerse ulteriori irregolarità che hanno coinvolto anche la società subappaltatrice, incaricata dell’esecuzione degli scavi e della predisposizione delle infrastrutture del nuovo impianto. Anche in questo caso, le autorità hanno riscontrato violazioni alle normative in materia di salute e sicurezza, che hanno portato all’immediata sospensione delle attività dell’azienda coinvolta fino al completo adeguamento alle prescrizioni normative imposte.

Particolarmente rilevante è stata la scoperta dell’impiego irregolare di un lavoratore privo di permesso di soggiorno e non regolarmente assunto, elemento che ha aggravato ulteriormente il quadro delle responsabilità a carico dell’impresa subappaltatrice. L’assenza di regolari condizioni contrattuali e documentali ha rappresentato un ulteriore indice di criticità sotto il profilo del rispetto delle norme vigenti.

Nel complesso, l’intervento ha comportato la comminazione di ammende penali per un ammontare complessivo di circa 18.000 euro, oltre a sanzioni amministrative per una cifra di circa 5.500 euro. Le autorità competenti hanno precisato che sono in corso ulteriori verifiche per accertare eventuali ulteriori responsabilità e per verificare la presenza di altri soggetti coinvolti nella gestione irregolare del cantiere.

L’operazione rientra nell’ambito di un più ampio piano di controlli coordinati su scala nazionale e finalizzati alla verifica della corretta applicazione delle norme in materia di sicurezza e legalità nei cantieri connessi all’attuazione del PNRR. Le attività ispettive, in particolare, mirano a prevenire incidenti sul lavoro, contrastare il lavoro irregolare e garantire che le risorse pubbliche vengano impiegate nel rispetto della normativa vigente.

L’intervento di Foligno conferma la volontà delle autorità di vigilanza di mantenere alta l’attenzione sulle modalità di esecuzione dei progetti finanziati con fondi europei, a garanzia sia dei lavoratori coinvolti che dell’interesse pubblico. L’evidenza di gravi irregolarità nel coordinamento dei lavori e nella gestione del personale ha imposto l’adozione di misure drastiche, tra cui la sospensione delle attività e il blocco dell’area interessata, per scongiurare ulteriori rischi.

L’inchiesta resta aperta e prosegue con l’acquisizione di ulteriori documentazioni tecniche e contrattuali. I soggetti deferiti restano al momento indagati e in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari, mentre le autorità competenti proseguono i controlli nei cantieri attivi sul territorio regionale.

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