Approvata la legge sulla partecipazione dei lavoratori – Sistema Ratio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Con il via libera definitivo del Senato, l’Italia ha dato completa attuazione all’art. 46 Cost., a lungo inattuato. Il 14.05.2025 il Senato ha approvato in via definitiva la proposta di iniziativa popolare promossa dalla CISL sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese, trasformando in legge un provvedimento che aveva raccolto circa 400.000 firme. La legge rappresenta l’attuazione dell’art. 46 Cost., che sancisce il diritto dei lavoratori a un coinvolgimento attivo nella vita e negli utili delle aziende e si applica anche alle società in forma cooperativa.

Per i lavoratori dipendenti del settore privato, la legge introduce una modifica transitoria alla disciplina fiscale sui premi di risultato e sulla partecipazione agli utili d’impresa.

Per l’anno 2025, il limite dell’importo soggetto a imposta sostitutiva viene elevato da 3.000 a 5.000 euro lordi, qualora venga distribuita ai lavoratori una quota di utili non inferiore al 10% degli utili complessivi, in attuazione di contratti collettivi aziendali o territoriali. Si ricorda che il regime agevolato si applica a condizione che il reddito da lavoro dipendente non superi 80.000 euro nell’anno precedente alla percezione degli emolumenti. L’aliquota dell’imposta sostitutiva è fissata al 5% fino al 2027, per poi stabilizzarsi al 10%. La legge prevede inoltre piani di partecipazione finanziaria che possono contemplare vari strumenti di partecipazione al capitale societario, tra cui l’assegnazione di azioni ai dipendenti e l’offerta di azioni in sottoscrizione con esclusione del diritto di opzione per altri soggetti. Nel 2025, i dividendi corrisposti ai lavoratori derivanti dalle azioni attribuite in sostituzione del premio di risultato beneficeranno di un’esenzione fiscale pari al 50% del loro ammontare, fino a 1.500 euro annui.

La nuova disciplina prevede inoltre due modalità di partecipazione gestionale: nelle società organizzate secondo il modello dualistico (con consiglio di gestione e consiglio di sorveglianza), gli statuti possono prevedere la partecipazione nel consiglio di sorveglianza di uno o più rappresentanti dei lavoratori dipendenti, individuati secondo procedure definite dai contratti collettivi, nel rispetto dei requisiti di professionalità e onorabilità richiesti; nelle società non organizzate secondo il modello dualistico, gli statuti possono prevedere la presenza nel consiglio di amministrazione e, ove costituito, nel comitato per il controllo sulla gestione, di rappresentanti dei lavoratori, sempre nel rispetto dei requisiti generali di indipendenza, onorabilità e professionalità. 

Le aziende possono istituire commissioni paritetiche, composte in egual numero da rappresentanti dell’impresa e dei lavoratori, per elaborare proposte di miglioramento e innovazione dei prodotti, dei processi produttivi, dei servizi e dell’organizzazione del lavoro. Gli organigrammi aziendali possono includere, in attuazione di contratti collettivi, figure di referenti per la formazione, i piani di welfare, le politiche retributive e la qualità dei luoghi di lavoro. Per le imprese con meno di 35 dipendenti, è prevista la possibilità di favorire forme di partecipazione dei lavoratori all’organizzazione aziendale anche attraverso gli enti bilaterali.

La partecipazione consultiva si realizza attraverso l’espressione di pareri e proposte sulle decisioni aziendali. Le rappresentanze sindacali o, in loro assenza, i rappresentanti dei lavoratori e le strutture territoriali degli enti bilaterali possono essere preventivamente consultati sulle scelte aziendali nell’ambito di commissioni paritetiche. A completamento dell’impianto normativo, presso il CNEL viene istituita la Commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori, con il compito di esprimere pareri interpretativi non vincolanti sulle procedure di partecipazione, raccogliere e valorizzare le buone prassi, redigere una relazione biennale e presentare proposte per incentivare la partecipazione dei lavoratori nelle imprese. La riforma dimostra come la democrazia partecipativa possa efficacemente contribuire all’evoluzione dell’ordinamento giuridico nazionale verso un modello di economia più inclusivo e partecipativo.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link