Blue economy e innovazione nei borghi costieri del Lazio, una sinergia a favore del turismo

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Grande partecipazione e interesse per il workshop “Agenda Blue Route: gli itinerari dei borghi marinari – Premio Innovazione per la Blue Economy”, svoltosi presso lo Stage Opificio 41, nel cuore della Rome Start Up Week. L’iniziativa, promossa dalla Rete d’Impresa “I Borghi Marinari di Roma” con il sostegno della Regione Lazio, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, amministrazioni locali, imprese e reti territoriali, tutte impegnate nella valorizzazione della “Destinazione Blu” attraverso progetti concreti di sviluppo sostenibile, innovazione tecnologica e turismo esperienziale e accessibile.

Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali dell’assessora allo sviluppo economico della Regione Lazio Roberta Angelilli e della responsabile dell’assessorato al turismo regionale Ilenia Cardogna. “Il Lazio ha tutte le carte in regola per guidare l’innovazione legata alla Blue Economy”, ha dichiarato Angelilli. “Dai borghi marinari ai porti turistici, passando per i centri di ricerca e le start up del mare, stiamo costruendo un ecosistema dinamico capace di generare crescita sostenibile e lavoro qualificato. Investire in digitalizzazione, transizione ecologica e valorizzazione del patrimonio costiero significa rafforzare la competitività del nostro territorio nel Mediterraneo e in Europa.”

A seguire, l’intervento introduttivo del presidente del GALP Mare Lazio, Marco Maurelli, che ha tracciato il percorso sin qui compiuto e le prospettive future del progetto Destinazione Blu: “Abbiamo costruito un’identità condivisa lungo tutta la costa nord del Lazio, partendo dal progetto Visit Borghi Etruschi e vogliamo continuare a farlo coinvolgendo gradualmente i territori del sud e le isole, fino a delineare l’itinerario dei Borghi marinari del Lazio”, ha spiegato Maurelli. “Ora dobbiamo completare questo percorso, puntando su digitalizzazione, innovazione tecnologica e accessibilità inclusiva. Questi sono gli asset strategici per rendere i nostri borghi competitivi nei mercati internazionali e trasformarli in laboratori di sviluppo sostenibile”.

“In questo contesto, lanciamo il partenariato pubblico-privato della Blue Economy e del Turismo a partire dal Lazio: un’occasione per i Comuni di entrare in un contenitore specifico che valorizza il rapporto tra amministrazioni locali e imprese che operano nel settore turistico in ambito statali, regionali ed europei”, ha annunciato Maurelli. “L’itinerario si inserisce nel contesto più ampio dell’Italian Blue Route, che promuove la riscoperta delle tradizioni marinare e delle antiche rotte costiere mediterranee, offrendo al visitatore emozioni autentiche, panorami mozzafiato e sapori genuini del territorio. L’itinerario verticale della Lazio Blue Route copre oltre 200 chilometri e comprende più di 350 punti di interesse tra terra, mare e fiume. Include due siti Unesco, un porto internazionale, cinque approdi turistici e oltre cinquanta spot turistici e culturali. Un patrimonio unico che rappresenta la sintesi perfetta tra natura, cultura e innovazione”.

Gianluca Quadrini, intervenuto su delega del presidente regionale di Anci Lazio e iIn rappresentanza del presidente Anci Daniele Sinibaldi, ha portato un contributo carico di visione strategica: “I Borghi Marinari non sono solo mete turistiche, ma presìdi di cultura, lavoro e memoria storica. La Blue Economy rappresenta una sfida concreta per rigenerare questi territori, attrarre giovani talenti e promuovere una nuova impresa diffusa, legata alle vocazioni naturali delle nostre coste. Anci Lazio sostiene con forza tutte le reti che uniscono Comuni, imprese e comunità locali in percorsi di innovazione territoriale sostenibile. Siamo convinti che la sinergia tra pubblico e privato, tra Comuni e startup, possa generare nuove opportunità nei settori del commercio, del turismo blu e dei servizi ecosistemici. Questo significa anche garantire coesione sociale e nuove forme di occupazione nei territori marginali. È responsabilità delle istituzioni facilitare l’accesso ai fondi europei e nazionali, affinché le buone pratiche non rimangano isolate, ma diventino sistema”.

Nel corso dell’evento Ilenia Cardogna, responsabile turismo dell’assessorato al turismo della Regione Lazio, ha sottolineato l’importanza della coerenza tra le strategie regionali e le iniziative locali: “Il Piano triennale del turismo, presentato lo scorso febbraio, mette al centro il brand Lazio come esperienza diffusa che parte da Roma per abbracciare l’intero territorio. Slow tourism, turismo attivo, esperienze autentiche legate al mare e ai borghi sono i pilastri su cui stiamo costruendo un’offerta integrata, sostenibile e in grado di valorizzare ogni angolo della nostra regione”.

Tra gli interventi istituzionali anche quello di Pierpaolo Perretta, consigliere delegato al demanio marittimo del Comune di Ladispoli, che ha portato l’esempio concreto di un’amministrazione impegnata nella transizione ecologica e nella valorizzazione della propria identità marittima: “Ladispoli nasce come borgo di pescatori e oggi sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Abbiamo avviato progetti di riqualificazione urbana e turistica, investendo su sostenibilità e innovazione. Tra le iniziative, l’acquisto di un battello disinquinante che opererà in estate per garantire un mare pulito e più attrattivo. Vogliamo rendere il nostro litorale un modello di economia circolare e sviluppo intelligente”.

Claudio Spagnardi, assessore del Comune di Fondi, ha inoltre illustrato le strategie di valorizzazione integrate messe in campo sul litorale pontino, mentre Alberto Renzi, progettista dell’Italian Blue Route, e Sara Conti, coordinatrice del medesimo progetto, hanno descritto le tappe già realizzate e i nuovi sviluppi del percorso che collega territori costieri a forte valenza culturale, turistica e ambientale. Edoardo Bruni, progettista del Cammino del Garum e direttore del Museo del Mare del Comune di Noto, ha condiviso l’esperienza di valorizzazione integrata del patrimonio marinaro tra Sicilia e Lazio, sottolineando il potenziale del turismo tematico e culturale in chiave sostenibile. Ha preso parte all’evento anche l’architetto Giancarlo Zema, ceo del Giancarlo Zema Design Group, che ha presentato alcuni progetti di eco-design applicati agli ambienti marini e costieri, evidenziando come il design possa contribuire a una Blue Economy più attrattiva e sostenibile.

Durante il workshop sono stati presentati i progetti vincitori del Premio Innovazione per la Blue Economy 2025 e del Premio Mare 2025, riconoscimenti conferiti a 22 Comuni marittimi del Lazio che si sono distinti per iniziative di sviluppo sostenibile, valorizzazione ambientale e innovazione turistica. Spazio anche all’aggiornamento sul Piano triennale del turismo e sul percorso di candidatura europea per il riconoscimento degli itinerari turistici costieri del Lazio sul quale la rete sta lavorando, in collaborazione con il GALP Mare Lazio. A coordinare e concludere i lavori è stata Grazia Maria Iadarola, dirigente dell’Area Blue Economy della Regione Lazio, con il coordinamento generale di Massimo Castellano, direttore della Rete RIBOMAR e di MAR ETS.

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