contributo fino al 60% delle spese

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  • Oggi è possibile accedere al bonus sale cinematografiche inviando una domanda per le spese sostenute nel 2024 entro il 6 giugno 2025.
  • La percentuale del credito varia in base ai beneficiari: è del 30% sui costi di funzionamento delle sale cinematografiche, ma sale al 40% per le piccole e medie imprese e al 50% per microimprese e startup. Sono previsti casi in cui può aumentare anche al 60% dei costi.
  • Sono stabiliti dei requisiti minimi per accedere al bonus, come aver proiettato nel 2024 almeno 100 spettacoli.

Il settore del cinema negli ultimi anni è stato al centro di numerose problematiche economiche, dapprima a causa dell’arrivo della pandemia e successivamente con l’inflazione. La Direzione Generale Cinema e Audiovisivo ha consentito l’accesso ad un particolare credito di imposta, la cui apertura è appena stata disposta1 per i costi sostenuti da queste attività nel 2024.

Con questo sostegno viene garantito aiuto economico in base alle spese sostenute per lavori su sale cinematografiche e per la produzione di film e opere similari, nel rispetto di alcuni requisiti. La percentuale massima di credito di imposta è del 60%, entro determinate condizioni.

Cos’è il bonus sale cinematografiche

Il bonus in questione viene rivolto a copertura dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche per l’anno 2024 e consiste in un tax credit che non può superare il 60% dei costi e con limite massimo di 9.000.000 euro annui.

Il credito può quindi essere utilizzato a copertura di spese di differente tipologia: da quelle per l’apertura e la ristrutturazione di sale cinematografiche fino ai costi per il prestito e il noleggio di film coperti dal diritto di autore.

Va evidenziato che la fruizione di questo tipo di credito di imposta è stata limitata alle imprese che si muovono nel settore cinematografico oppure audiovisivo, ovvero non è possibile accedervi se questa non è la principale area di operatività dell’azienda.

Requisiti per accedere al credito di imposta per il cinema

Le imprese interessate al credito di imposta possono operare in Italia oppure avere sede nello Spazio Economico Europeo, ma con il versamento delle tasse in Italia. Le attività beneficiarie sono individuate tramite alcuni codici Ateco appositi:

  • Codice Ateco J 59.1: “Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi”;
  • Codice Ateco 59.13: “Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi”;
  • Codice Ateco J 62 o 58.2 per il tax credit videogiochi.

Come anticipato sono quindi state escluse tutte le imprese che non operano secondo questi codici Ateco, inoltre chi detiene una sala cinematografica deve rispettare tutte le norme in materia di sicurezza e accessibilità per i soggetti portatori di handicap.

L’attività deve aver programmato nel 2024 almeno 100 spettacoli con accesso a pagamento, numero che scende a 40 per le sale all’aperto e a 10 spettacoli al mese per le sale di nuova apertura. Inoltre i costi sostenuti per l’attività devono essere documentati da un revisore contabile iscritto ai registri da almeno 3 anni.

Bonus sale cinematografiche: credito di imposta 2025

Andando a vedere da vicino qual è il credito di imposta disponibile, sono stabilite queste percentuali:

  • 30% a copertura dei costi per il funzionamento delle sale;
  • 40% di credito per le piccole e medie imprese;
  • 50% di credito per microimprese e nuove attività avviate da meno di 36 mesi.

Si può accedere ad un 5% in più di credito se la programmazione annuale è per più del 15% su base di opere italiane o di un paese UE. Il credito aumenta del 10% per le sale storiche che hanno più del 25% di programmazione a base di opere italiane o UE. Le indicazioni segnano che non si può comunque superare il 60% di credito di imposta totale per questo aiuto.

Come richiedere l’accesso al bonus sale cinematografiche

Al momento è disponibile il bonus 2025 in riferimento ai costi sostenuti nel 2024, da richiedere online al portale DGCOL2 entro le ore 23:59 del 6 giugno.

Risulta necessario quindi registrarsi al sito e inserire i dati di un soggetto revisore dei conti, che certifica la possibilità per l’impresa specifica di accedere al sostegno.

Inoltre, il revisore legale deve confermare i dati entro l’erogazione del credito, allegando eventuale documentazione e comunicando tempestivamente le informazioni in caso di perdita dei requisiti per l’accesso.



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