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A partire dalle ore 16 del 30 maggio e fino al 30 giugno, le imprese interessate potranno inviare online la richiesta per accedere al bonus dedicato alle erogazioni liberali in denaro a favore dei soggetti titolari o gestori di impianti sportivi pubblici.  L’incentivo, introdotto nel 2019 e riconfermato dalla Legge di Bilancio 2025, riguarda le donazioni destinate a interventi di manutenzione, restauro o costruzione di nuove strutture sportive pubbliche.

Quando inviare le domande

L’iniziativa è contenuta nella Legge di Bilancio 2025 e promuove la sinergia tra pubblico e privato per il miglioramento delle infrastrutture sportive italiane, offrendo al contempo un vantaggio fiscale concreto a chi investe nel benessere collettivo.

L’agevolazione è rivolta esclusivamente alle imprese e consiste in un credito d’imposta pari al 65% della somma donata, da ripartire in tre quote annuali di pari importo. Le erogazioni devono essere finalizzate a interventi di manutenzione, restauro o realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche. Per quanto riguarda l’importo massimo detraibile:

  • è pari al 10 per mille dei ricavi annui (riferiti al 2024),
  • e l’ammontare complessivo del credito di imposta non può superare i 10 milioni di euro a livello nazionale per il 2025.

Come funziona il procedimento

Le modalità per richiedere il Bonus Sport 2025 saranno definite con un decreto attuativo. Tuttavia, il processo dovrebbe includere:

  • l’invio della domanda online (entro 30 giorni dalla data di apertura della finestra);
  • l’attesa di autorizzazione da parte del Dipartimento per lo Sport;
  • una volta autorizzata, l’impresa può procedere con l’erogazione liberale;
  • gli enti beneficiari certificano l’avvenuta donazione;
  • infine, il Dipartimento autorizza l’impresa a usufruire del credito d’imposta, notificandolo all’Agenzia delle Entrate

Oltre alla finestra di maggio, il Dipartimento per lo Sport ha annunciato una seconda apertura prevista per il 15 ottobre. In entrambe le occasioni, il procedimento per il bonus non cambia.

Cos’è invece il Bando Sport e Periferie 2025

È attualmente attivo anche il Bando Sport e Periferie 2025, promosso dal Dipartimento per lo Sport, che mira a finanziare interventi volti a ridurre marginalizzazione e degrado sociale nelle aree più fragili dei centri urbani, migliorare la qualità e la sicurezza degli spazi pubblici e promuovere l’attività sportiva agonistica. Il bando, aperto lo scorso 5 maggio, prevede uno stanziamento complessivo di 110 milioni di euro e resterà aperto fino al 6 giugno.

Prevede due linee principali di intervento

  • il recupero, il completamento o l’adeguamento di impianti sportivi già esistenti, con l’obiettivo di renderli adatti all’attività agonistica. Possono accedere a questa misura sia i Comuni con una popolazione superiore ai 5mila abitanti, sia quelli con un numero inferiore, a condizione che raggiungano la soglia dei 5mila attraverso accordi di collaborazione con enti locali vicini. A questa linea d’intervento sono destinati 65 milioni di euro.
  • la realizzazione di nuovi palazzetti dello sport multifunzionali, a energia quasi zero (nZEB), rivolta esclusivamente ai Comuni con più di 15mila abitanti. Per questo tipo di interventi sono stanziati 45 milioni di euro.

Sono escluse dal bando le domande relative a interventi già interamente finanziati da altri fondi pubblici, o che richiedano coperture superiori alla quota di compartecipazione dichiarata. Non sono ammissibili neanche le proposte prive della compartecipazione minima prevista o sprovviste della documentazione tecnica necessaria. Infine, non potranno accedere al finanziamento i progetti che riguardano impianti o aree coinvolti in controversie legali.





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