“Pedemontana ha ricevuto i finanziamenti ma noi proseguiamo la battaglia per salvare l’ambiente”

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I soldi ci sono e sono stati tutti quanti inseriti nel bilancio 2024 di Pedemontana, ma gli ambientalisti non gettano la spugna e rilanciano il loro impegno per la salvaguardia dell’ambiente pur mantendendo un sano realismo: l’opera non si potrà fermare.

Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente di Meda sulla tratta B2  e Roberto Sala del Comitato No Pedemontana di Arcore, Camparada, Lesmo e Usmate Velate, sulla tratta C, dopo una attenta analisi, hanno posto in evidenza i finanziamenti che compaiono nei bilanci  di Pedemontana del 2024.

“Le risorse ci sono”

“Ci sono risorse per procedere con le due tratte, che ormai  appaiono molto  difficilmente arrestabili, mentre resta aperta la partita sulla tratta D breve – hanno sottolineato Sala e Colombo –  Questo in un quadro economico che resta  certamente non roseo per la società a cui fa capo la realizzazione di Pedemontana, né nel breve e neppure nel lungo periodo”. Però, come dicevamo, gli ambientalisti non si rassegnano e illustrano le linee guida lungo cui la loro azione si sta muovendo”.

Se fermare Pedemontana è diventato un miraggio, resta un grande lavoro da fare per affermare un modello diverso di Brianza e per portare a compimento progetti di valore nella difesa di ambiente e territorio.

I soldi della Bei

La Banca Europea degli Investimenti (BEI), rispondendo all’interrogazione del 3 marzo 2025 avanzata da una serie di gruppi ambientalisti, aveva comunicato l’avvenuta e parziale erogazione da parte di più istituti del prestito alla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda per la realizzazione delle tratte B2 e C dell’infrastruttura.

“Il Bilancio dell’esercizio 2024 di Pedemontana lo conferma e la spalmata di cemento e asfalto si materializza sempre di più – hanno continuato Colombo e Sala –  L’anno 2024 per Pedemontana si chiude con una perdita pari a 1,75 milioni di euro. Nel bilancio, è registrato il finanziamento ricevuto che è sostanzioso, pur non coprendo integralmente l’intero ammontare della cifra globale concordata di 1 miliardo e 741 milioni di euro, necessaria per il completamento delle due tratte. É pari infatti a 839 milioni di euro, utilizzati da Pedemontana anche per rimborsare precedenti prestiti e per pagare l’anticipo contrattuale al Contraente generale”.

Il finanziamento, nel medio e lungo termine, risulta così suddiviso

• 161 milioni, erogati il 6 dicembre 2024 per la linea di prestito A da Istituti Bancari, BEI e CDP utilizzati per il rimborso del Prestito Ponte Bis secondo il Contratto di Finanziamento Senior 1;
• 566 milioni, erogati il 16 dicembre 2024 per la linea di prestito B di BEI e CDP nel Conto Escrow.
• 112 milioni, erogati il 16 dicembre 2024, per la linea di prestito B di BEI e CDP utilizzati il 20 dicembre 2024 per pagare l’anticipazione contrattuale al Contraente Generale.

“Fermare le tratte B2 e C diventa sempre di più un miraggio – hanno concluso i due ambientalisti –  Oggi dobbiamo fare i conti con questa dura realtà. È il sano realismo e una forte passione per il futuro di questa terra a indicarci le linee guida e gli obiettivi del nostro lavoro di ambientalisti. Continuiamo a opporci e ad affermare l’inutilità e il danno provocato da un’infrastrutture come l’autostrada Pedemontana, calata dall’alto e subita da territori già fragili e consumati in nome di un modello di sviluppo insostenibile. Contrastiamo la realizzazione della tratta D breve che produrrebbe una ulteriore e incresciosa devastazione e sosteniamo il progetto di una Barriera Verde per i Comuni di Arcore, Lesmo Camparada e Usmate Velate. Inoltre dobbiamo salvare la zona umida del Laghettino di Bernate, ampliare il bosco delle querce di Seveso e Meda, istituire un Parco Regionale fluviale e territoriale lungo l’asta del fiume Seveso. Agiamo per il raddoppio dei fondi per le Compensazioni Ambientali, il loro rafforzamento e monitoriamone l’iter realizzativo. Esigiamo il mantenimento sul territorio, per interventi ambientali aggiuntivi, delle monetizzazioni dei disastrosi disboscamenti attuati e continuiamo a seguire la Bonifica da Diossina sulla tratta B2.
Il sostegno di quanti hanno a cuore la difesa di ambiente e territorio, immaginano e progettano per la Brianza un futuro diverso da quello che vogliono i sostenitori di Pedemontana è e sarà determinante per raggiungere gli obiettivi che ci poniamo”.



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