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Una norma specifica disciplina l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Sono garantiti due anni di stipendio prima dell’addio definitivo
Come intascare due anni di stipendio e poi abbandonare il proprio lavoro in via definitiva. Ebbene, in molti settori i dipendenti possono accedere a un istituto molto simile grazie al trattamento ricevuto dalla NASpi.
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’INPS a tutti quei lavoratori che hanno perso involontariamente il proprio posto di lavoro.
Nel caso in questione invece affrontiamo una fattispecie del tutto diversa, un trattamento gestito direttamente dall’INPS che ha previsto una forma molto particolare di sostegno per alcuni lavoratori dipendenti.
Si tratta di misure di cui beneficiano esclusivamente coloro che si trovano nella necessità di assistere familiari con disabilità grave. Entra dunque in ballo la fattispecie dei cosiddetti ‘caregiver’.
Arrivano due anni di stipendio a chi non può lavorare: di che si tratta
Lo strumento in questione altro non è che il congedo straordinario biennale. Questa misura offre la possibilità di assentarsi dal lavoro per un periodo massimo di due anni, percependo un’indennità economica e mantenendo la copertura contributiva.
Il congedo biennale rappresenta un diritto riconosciuto ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, che assistono familiari con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992.
Come funziona l’accesso al congedo biennale
L’accesso al congedo biennale segue un ordine di priorità ben definito: un coniuge convivente o parte dell’unione civile convivente o convivente di fatto, i genitori, i figli conviventi, fratelli o sorelle conviventi, parenti o affini entro il terzo grado conviventi. In sede di presentazione della domanda è necessario allegare la documentazione medica che attesti la disabilità grave del familiare assistito e, nei casi previsti, la dichiarazione di convivenza. Il congedo biennale rappresenta pertanto un sostegno cruciale per molti lavoratori che si dedicano all’assistenza di familiari fragili, offrendo un periodo di assenza retribuita dal lavoro e la continuità della propria posizione contributiva.
Durante il periodo di congedo straordinario il lavoratore percepisce un’indennità economica calcolata sull’ultima retribuzione mensile percepita, con esclusione degli elementi variabili della stessa. L’INPS provvede anche alla copertura contributiva figurativa per il periodo di congedo, utile ai fini pensionistici. La durata massima del congedo straordinario è di due anni per ogni persona con disabilità grave e nell’arco dell’intera vita lavorativa del richiedente.
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