Rottamazione des Dettes à Benevento

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Nouvelle rottamazione delle cartelle in arrivo per i contribuenti beneventani. È la cosiddetta “quinquies”, introdotta dal decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 9 maggio. Sarà la pubblicazione in Gazzetta ufficiale a definire i termini esatti del provvedimento, che va ad allungare la già chilometrica sequenza delle agevolazioni fiscali tese a smuovere il gigantesco monte crediti incagliati. Ma è già certa la volontà di Palazzo Mosti di far parte degli enti che si avvarranno di tale opzione: «Aderiremo a questa nuova forma di definizione agevolata», anticipa l’assessora alle Finanze Maria Carmela Serluca. Chiara la filosofia della misura: maggiore autonomia impositiva per Regioni, Province e Comuni, semplificazione degli adempimenti per cittadini e imprese, incentivazione dell’adempimento “spontaneo”, ovvero l’adesione dei contribuenti in ritardo con i pagamenti tramite comunicazioni bonarie inviate dagli enti titolari del credito. Il provvedimento legislativo avrà come piatto forte il nuovo ciclo di definizioni agevolate delle pendenze che cancellerà interessi e sanzioni accumulatisi nel tempo, lasciando da pagare il solo importo iniziale in comode rate. Dunque, non un condono tombale, ma pur sempre una mano tesa a chi, per le più svariate ragioni, ha nel cassetto richieste di pagamento non corrisposte. La platea di beneficiari si prospetta oceanica: «Dal nostro osservatorio – ha dichiarato il presidente dell’associazione nazionale commercialisti Marco Cuchel – sono circa 23 milioni i contribuenti (pensionati, dipendenti, imprese) potenzialmente interessati da questa nuova rateizzazione delle cartelle, per un possibile introito da parte dello Stato di circa 30 miliardi». Ed è presumibile che anche nel capoluogo sannita la risposta sarà massiccia. L’annunciata agevolazione andrà infatti a estendere ulteriormente la fascia temporale “sanabile”, spostando la data ultima delle cartelle ammissibili allo stralcio di interessi e sanzioni al 31 dicembre 2023. La precedente “quater” attuata nel 2023 fermava le lancette delle pendenze rottamabili al 30 giugno 2022. Opportunità che l’amministrazione comunale ha deciso di concedere ai contribuenti beneventani “zoppicanti”, cogliendo al contempo l’obiettivo di rimpinguare il Bilancio dell’ente con una nuova, significativa iniezione di introiti: «Sicuramente – afferma l’assessora Serluca – su precisa indicazione del sindaco Mastella, introdurremo le forme di definizione agevolata recate da quest’ultimo provvedimento legislativo, così che i cittadini possano pagare la sorte capitale con riduzione e azzeramento di sanzioni e interessi alleggerendo il carico tributario e l’ente possa ricavarne un vantaggio in termini di incasso di tributi non riscossi. Attendiamo la pubblicazione del decreto per conoscere i contorni applicativi esatti, ma il Governo ha già annunciato che la nuova misura andrà a incentivare l’adempimento spontaneo, le lettere di compliance e gli avvisi bonari, prima di avviare gli accertamenti e la fase esecutiva. Non si tratta, dunque, di strizzare l’occhio agli evasori né di un colpo di spugna integrale, al quale non avremmo mai aderito, ma di un provvedimento che concilia il rigore con la ragionevolezza, come testimonia la decisione di dimezzare i tempi delle azioni esecutive nei confronti di chi non paga affatto e va quindi considerato un evasore». A far pendere la bilancia dalla parte del sì è stato anche il consistente riscontro ottenuto dalla “rottamazione quater” varata da Palazzo Mosti nel 2023. Furono 1.352 i contribuenti beneventani a fare istanza per chiudere la partita con il Fisco risparmiando la montagna di sanzioni e interessi cresciuta nel tempo. Una misura che ha portato nelle casse comunali 2,4 milioni di introiti sonanti. E, a sorpresa, la classifica delle cartelle inevase ha visto allora in testa l’Imu non versata per incassi pari a circa 1,5 milioni. A seguire le pendenze Tari (450mila euro), mentre le classiche multe da Codice della Strada si fermarono a 15mila euro per effetto degli importi singoli minimi e del lungo tempo trascorso dalle infrazioni.

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