indagine digitale COINS sui Fondi UE

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Nel corso di FORUM PA 2025, al via la seconda indagine, curata da COINS – COhesion INnovation Stories e  dedicata agli addetti ai lavori,  in vista della programmazione 2028-2034 dei Fondi UE.


È una fotografia con più luci che ombre quella che emerge dall’indagine sulla percezione delle politiche di coesione e sulla reputazione e sulla conoscenza delle strategie UE per lo sviluppo dei territori, presentata oggi a FORUM PA 2025. Qui trovate l’indagine presentata ieri in merito al pubblico impiego.

Si tratta della prima delle due survey digitali previste dal progetto dal progetto COINS – COhesion INnovation Stories, cofinanziato dall’Unione Europea e realizzato da Digital360 GOV insieme a FPA e Nextwork360, raccolta tramite un questionario anonimo di 12 domande sottoposta a un campione di 300 rispondenti.

Il progetto COINS e la campagna EU Stories oggi sono stati protagonisti nel convegno dedicato a “Transizione digitale e green. Con le politiche di coesione innoviamo l’Italia” a FORUM PA 2025, l’evento annuale di confronto tra i soggetti pubblici e privati dell’innovazione organizzato da FPA, società del Gruppo DIGITAL360, in programma dal 19 al 21 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma, che quest’anno è dedicato al tema “Verso una PA aumentata: persone, tecnologie, relazioni”.

Forum PA 2025: indagine digitale COINS evidenzia buona conoscenza dei Fondi UE

Il talk vede la partecipazione di Matteo Salvai (DG Regio, Commissione Europea), di autorità di gestione e di rappresentanti di PA centrali e regionali in carico della gestione dei fondi di coesione, impegnati in confronto e un approfondimento sul valore degli investimenti UE per il tessuto economico e sociale nazionale.

Profilo del campione: quasi il 50% dei rispondenti ha un titolo di studio pari al diploma di scuola superiore (giovani studenti), circa il 35% è composto da lavoratori laureati triennali o superiori.

Conoscenza delle politiche di coesione: oltre il 50% del campione dichiara un grado di familiarità “alto, molto alto o massimo” con i fondi strutturali e i loro programmi di investimento.

Percezione dell’impatto territoriale: una larga maggioranza valuta positivamente l’effetto del sostegno UE sulla crescita locale. Tuttavia, si registra un’informazione più diffusa tra dipendenti pubblici, liberi professionisti e studenti, mentre emerge un potenziale gap conoscitivo in altri segmenti occupazionali, da approfondire e colmare attraverso nuove azioni di comunicazione.

La campagna digitale #EUStories

Il progetto COINS, con la campagna digitale #EUStories, intende valorizzare il ruolo dell’Unione Europea nel sostenere la transizione digitale e green dell’Italia. Attraverso 13 dossier tematici e regionali, sono state selezionate best practice basate su criteri oggettivi (impatto diretto, coinvolgimento della comunità, benefici socioeconomici, innovazione), con dati estratti da OpenCoesione e Kohesio.

Le storie dei progetti, dei beneficiari e degli impatti concreti delle politiche di coesione sui territori e i loro abitanti, sono raccontati non solo attraverso uno storytelling digitale e accessibile, con videoreportage, podcast, videopodcast, eMagazine – pubblicati sulle testate del gruppo Digital360 e su MeridianaLab – e una ricca strategia social, ma anche attraverso l’organizzazione di due eventi: il primo nazionale – il 20 maggio a Roma – e l’altro, territoriale, in Sicilia il 3 luglio.

Raccontare i risultati e i progetti della politica di coesione ai cittadini è uno dei modi più efficaci per far comprendere l’azione concreta dell’Unione Europea,” afferma Matteo Salvai. “Il progetto COINS sta portando avanti questo compito con ottimi risultati, ponendo al centro le transizioni green e digitali in corso: temi in cui la dimensione europea si traduce immediatamente in impatto locale. Un approccio intelligente e innovativo per raccontare l’Europa.”

“Comunicare la coesione”

A seguire (ore 14:30–16:00), il Tavolo di lavoro “Comunicare la coesione” coinvolgerà comunicatori e istituzioni per discutere il ruolo della comunicazione nella definizione del quadro finanziario pluriennale 2028-2034, con sessioni facilitate da Simona De Luca (Dipartimento Politiche di Coesione, Presidenza del Consiglio) e Paolo De Nigris (comunicatore pubblico, sociologo, giornalista, nonché Project Manager del progetto COINS).

“Vogliamo trasformare i risultati della comunicazione in raccomandazioni concrete per il prossimo settennato UE, favorendo un dialogo diretto con chi ogni giorno racconta e realizza i progetti di coesione sul territorio” dichiara Simona De Luca.

In occasione dell’evento nazionale, prenderà il via una seconda indagine dedicata esclusivamente agli addetti ai lavori(gestori dei programmi, istituzioni, beneficiari, comunicatori), per raccogliere opinioni e suggerimenti utili alla futura programmazione 2028-2034.

La survey sarà accessibile tramite un QR Code diffuso sulla grafica di progetto distribuita a FORUM PA 2025 e mirerà a identificare aree di miglioramento nella comunicazione dei fondi europei.

COINS – COhesion Innovation Stories è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea e realizzato da Digital360 GOV, FPA e Nextwork360.

Con la campagna #EUStories, COINS realizza dossier, videoreportage, podcast e contenuti social per promuovere la conoscenza delle politiche di coesione e raccontare le best practice che contribuiscono alla modernizzazione e allo sviluppo sostenibile dei territori svantaggiati.

Approfondimento – Questionario sulla reputazione e conoscenza dell’Ue nell’ambito del progetto COINS – COhesion INnovation Stories

Le attività di progetto hanno previsto la realizzazione di un breve sondaggio di 12 domande anonime sottoposto digitalmente ad un campione casuale e non rappresentativo della popolazione italiana che comunque restituisce attraverso le 300 compilazioni una fotografia con più luci che ombre. Il questionario risulta compilato da un campione composto quasi al 50% da studenti con diploma di scuola superiore, quindi giovani studenti.

Poco più di un terzo del campione invece è composto da lavoratori con una formazione pari o superiore alla laurea triennale. Le risposte al questionario hanno evidenziato un grado di conoscenza sulle politiche di coesione alta, molto alta o massima per oltre il 50% degli intervistati.

Agli intervistati si chiedeva di valutare l’impatto del sostegno per lo sviluppo del proprio territorio. L’impatto risulta giudicato in maniera positiva da larga parte del campione e certamente questo vale in generale per tutti i livelli di occupazione.

Tuttavia, anche nella non rappresentatività del campione emerge che alcuni settori occupazionali, in particolare dipendenti del mondo pubblico, liberi professionisti e studenti, tendano a giudicare positivamente l’impatto, probabilmente anche perché favoriti nella conoscenza dei progetti stessi. Emerge quindi un gap informativo che andrebbe prima indagato e poi colmato.



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