Xiaomi ha mostrato il suo primo processore

Xiaomi ha presentato ufficialmente il suo primo processore prodotto in casa, si chiama Xring 01 ed è tutt’altro che un primo timido passo nel segmento, grazie al processo produttivo a 3 nanometri. L’obiettivo dichiarato è infatti quello di fornire una soluzione proprietaria in grado di competere con i colossi del settore come Mediatek e Qualcomm, oltre che pareggiando il conto con rivali che già da tempo sfornano processori come Samsung, Apple o Xiaomi. Il brand cinese suggella un lungo lavoro di perfezionamento durato 10 anni con investimenti miliardari, concentrandosi sul fulcro del proprio business ovvero quello della fascia mid-range.

Il fondatore e amministratore delegato di Xiaomi, Lei Jun, ha raccontato in modo molto diretto l’enorme campagna di investimenti della società cinese, che negli utlimi 10 anni ha speso oltre 13 miliardi di euro per lavorare a progetti cruciali per la crescita e il consolidamento del brand. Un chip di media fascia era tra le priorità e ora è ufficiale: Xring 01 farà capolino a breve, proponendo un’architettura a 8 core (1+3+4) con design Arm e un core primario da 3,2 GHz che dovrebbe garantire performance paragonabili a quelle di Snapdragon 8 Gen 2. Tsmc si occuperà della realizzazione della soluzione proprietaria di Xiaomi, con un processo produttivo a 3 nanometri. Lo sviluppo del chip ha visto impegnati oltre 1000 dipendenti, guidati da un ex-dirigente di Qualcomm, secondo le stime sono quasi 4 i miliardi di euro che Xiaomi impiegherà nel 2025 soltanto per la ricerca e sviluppo, quindi le aspettative sono molto alte.

Xring 01 sarà montato su smartphone di fascia media, che è il cuore pulsante del business di Xiaomi, ormai una presenza costante nelle classifiche a livello globale e una società in grado di spaziare in ogni ramificazione del tech, compresi gli elettrodomestici, gli accessori e – in ultima battuta – anche le vetture elettriche.