La Commissione rafforza il mercato unico. Il vicepresidente Séjourné: sarà un porto sicuro per le imprese europee

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Ultim’ora news 21 maggio ore 17


L’Unione Europea presenta il simple market package, l’insieme di misure pensate per potenziare il mercato unico e rimuovere le barriere commerciali tra Stati per le aziende che vogliono fare affari in tutta Europa. Secondo il Fmi questi ostacoli, come la presenza di etichette diverse tra Paesi o l’assenza di regole comuni per le qualifiche professionali, equivalgono a dazi interni del 50% sui beni e del 110% sui servizi. 

Per rimuovere questi costi la Commissione ha annunciato anche un pacchetto di semplificazione per digitalizzare il mercato unico (ad esempio con qr code al posto dei foglietti illustrativi). Nel primo trimestre del 2026, inoltre, sarà pronto il 28esimo ordinamento, che permetterà alle aziende di seguire un’unica regolamentazione e non 27 diverse se vogliono espandersi nel mercato unico.

Un porto sicuro per le imprese

Le misure presentate dal vicepresidente esecutivo della Commissione per la Prosperità e la Strategia Industriale, Stéphane Séjourné, riguardano in particolare le imprese medio-piccole, quelle con meno di 750 dipendenti ma che non sono pmi: si tratta di circa 40 mila società. 

«Sono il cuore pulsante dell’economia europea perché spesso sono basate sui territori e non nelle grandi città», spiega Séjourné. «Mi riferisco ad aziende che si sono già globalizzate e che ora vorremo spingere a espandersi anche dentro l’Ue. Con le attuali tensioni politiche sarà più difficile fare affari altrove, quindi vogliamo rendere il mercato unico un porto sicuro». (riproduzione riservata)



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