Assicurazione anti catastrofe obbligatoria, il Senato ha deciso

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Con l’approvazione definitiva da parte del Senato, il decreto legge che introduce l’obbligo di assicurazione contro i danni derivanti da calamita naturali è diventato operativo. Il provvedimento, passato con 78 voti favorevoli e 53 astensioni, era già stato approvato dalla Camera l’8 maggio e si applica alle imprese con sede in Italia.

La legge sulle polizze anticalamità si compone di due articoli e modifica i tempi per l’adeguamento all’obbligo assicurativo, introducendo proroghe differenziate in base alla dimensione aziendale. Le grandi imprese dovranno adeguarsi entro il 31 marzo 2025, termine già previsto dalla normativa precedente. Per le medie imprese, la scadenza slitta al 1° ottobre 2025, mentre le piccole e micro imprese avranno tempo fino al 31 dicembre 2025.

Inoltre, per le aziende già soggette all’obbligo, viene sospesa l’applicazione di sanzioni per un periodo di 90 giorni. Questa misura temporanea consente alle imprese di mettersi in regola senza incorrere immediatamente in penalità.

Cosa copre l’assicurazione obbligatoria

La legge stabilisce che le imprese dovranno assicurare sia beni mobili sia immobili. Il valore da assicurare sarà determinato in base al tipo di bene:

  • per gli immobili, si considera il valore di ricostruzione a nuovo;
  • per i beni mobili, il costo di rimpiazzo;
  • per i terreni, il costo di ripristino.

Anche gli edifici soggetti a sanatoria o condono dovranno essere inclusi nella copertura dell’assicurazione contro le calamità naturali. In caso di immobili affittati, l’indennizzo sarà riconosciuto al proprietario, che avrà l’obbligo di reinvestirlo nella ricostruzione dell’immobile danneggiato.

Incentivi e controlli

Il provvedimento prevede agevolazioni per le grandi imprese che scelgono una copertura assicurativa unificata per tutte le società del gruppo. In questi casi, è prevista la possibilità di esenzione da scoperti o franchigie fino al 15% del danno subito.

Per garantire l’equilibrio del mercato e prevenire rincari ingiustificati, il decreto affida all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) e al Garante per la sorveglianza dei prezzi il compito di monitorare l’andamento dei premi assicurativi. “Il monitoraggio servirà a evitare distorsioni e a tutelare imprese e consumatori”, ha sottolineato il Ministero dell’Economia.

L’obiettivo di obbligo di assicurazione per le imprese in caso di calamità è assicurare una protezione efficace contro i rischi naturali, rendendo al contempo sostenibile il costo delle polizze per le attività di qualsiasi tipo.

Le principali cause di risarcimento

L’assicurazione contro i danni derivati da calamità naturali determinato un risarcimento solo per determinate cause:

  • movimenti bruschi della crosta terrestre che causano danni strutturali ai fabbricati e agli impianti.
  • l’uscita dei corsi d’acqua dagli argini, causando danni agli edifici e ai beni mobili.
  • smottamenti di terreno che possono danneggiare fabbricati, impianti e terreni.

In alcune polizze sono previsti rimborsi per la perdita di ricavi dovuti all’interruzione dell’attività causata da eventi naturali. Da specificare che l’assicurazione non copre danni da incendi a meno che non siano conseguenza diretta di un evento catastrofico e quelli causati da eventi diversi da quelli specificati.





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