DECRETO INFRASTRUTTURE 2025: INCENTIVI PER LE IMPRESE, SEMPLICAZIONI E SPINTA ALLE ENERGIE RINNOVABILI

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Con il DL 73/2025 il Governo introduce misure urgenti a sostegno di trasporti, appalti pubblici e transizione energetica

ROMA – Il Decreto-Legge n. 73 del 21 maggio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene una serie di misure urgenti volte a rafforzare il sistema infrastrutturale italiano e a sostenere settori strategici come l’autotrasporto, i contratti pubblici e le energie rinnovabili. Pur rivolgendosi prevalentemente agli enti pubblici, il provvedimento introduce anche significative novità per le imprese private, con interventi pensati per semplificare procedure e favorire investimenti in tecnologie più moderne e sostenibili.

Autotrasporto: indennizzi per i ritardi e fondi per il rinnovo dei mezzi

Due le principali misure dedicate al settore dell’autotrasporto. La prima riguarda l’introduzione di un indennizzo automatico per i ritardi nelle operazioni di carico e scarico: a partire dal superamento della franchigia di 90 minuti, le imprese avranno diritto a 100 euro per ogni ora (o frazione) di attesa, con obbligo in solido a carico del committente e del caricatore. L’importo sarà aggiornato annualmente in base all’indice ISTAT FOI.

Parallelamente, l’articolo 4 del decreto rafforza la tutela dei crediti delle imprese di trasporto, introducendo un nuovo comma 15-bis all’art. 83-bis del DL 112/2008. In caso di violazioni dei tempi di pagamento, l’Autorità garante della concorrenza potrà intervenire, anche su segnalazione del creditore o del Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori.

La seconda misura prevede 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 destinati all’ammodernamento della flotta veicolare, con incentivi mirati a sostenere l’acquisto di mezzi più efficienti e meno inquinanti. Le modalità operative saranno definite da un decreto attuativo congiunto tra il Ministero delle Infrastrutture e il MEF.

Contratti pubblici: deroghe straordinarie per le emergenze

Per le imprese che operano in ambito pubblico, l’articolo 2 del DL introduce deroghe temporanee al Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 36/2023) nei casi di eventi straordinari come calamità naturali. Le misure eccezionali includono:

  • affidamenti diretti anche sopra soglia, per velocizzare gli interventi urgenti;
  • esclusione automatica delle offerte anomale in gare con meno di cinque partecipanti, al fine di semplificare le procedure e garantire tempestività nell’esecuzione dei lavori.

Queste disposizioni rappresentano un tentativo concreto di snellire le procedure burocratiche in situazioni di emergenza e garantire una risposta più rapida da parte della pubblica amministrazione.

Energie rinnovabili: accelerazione nella localizzazione degli impianti

Uno degli obiettivi strategici del decreto è accelerare la transizione energetica. L’articolo 13 modifica il D.lgs. 190/2024, prevedendo che le aree industriali già individuate dagli strumenti urbanistici regionali, sovracomunali o comunali siano automaticamente considerate “zone di accelerazione” per l’installazione di impianti FER (Fonti di Energia Rinnovabile).

Non sarà dunque più necessario attendere apposite delibere regionali per definire l’idoneità di un’area: entro il 31 maggio 2025 il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) dovrà pubblicare online una mappatura ufficiale delle aree disponibili per l’installazione semplificata. Una novità che riduce drasticamente i tempi per ottenere autorizzazioni e avviare nuovi impianti, in linea con gli obiettivi del PNIEC 2030 e del PNRR.

Orbene, con il DL 73/2025, il Governo mira a sostenere la competitività delle imprese e ad accelerare l’ammodernamento delle infrastrutture del Paese. Le misure per l’autotrasporto, le semplificazioni negli appalti e le agevolazioni per le rinnovabili rappresentano un pacchetto organico di interventi con impatti tangibili sul tessuto produttivo. Il decreto è ora atteso al vaglio parlamentare per la conversione in legge entro 60 giorni.





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