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Le imprese di medie dimensioni avranno tempo fino al primo ottobre 2025, per stipulare assicurazioni a copertura dei danni causati da calamità naturali
Novità sulle polizze per le imprese. Con 78 voti favorevoli, 53 astensioni e nessun voto contrario, l’aula del Senato ha approvato ieri la conversione in legge del decreto sulle polizze assicurative contro i rischi da catastrofi. A favore la maggioranza, mentre le opposizioni si sono astenute come annunciato in Aula. Il decreto aveva avuto il via libera della Camera l’8 maggio scorso e quindi ora è legge. Il testo formato da due articoli, fa riferimento agli obblighi assicurativi delle imprese.
Ma cosa cambia in concreto? Si tratta di fatto di una proroga dei termini, nel testo si definiscono le modalità attuative con eccezioni e chiarimenti interpretativi all’attuale norma. Così ad esempio le imprese di medie dimensioni avranno tempo fino al primo ottobre 2025, per stipulare assicurazioni a copertura dei danni causati da calamità naturali; quelle piccole e micro fino al 31 dicembre, mentre per le grandi il termine è rimasto al 31 marzo scorso.
Le imprese dovranno dimostrare di essere in regola con la polizza per poter accedere a determinati benefici o fondi pubblici in caso di eventi calamitosi.
Il decreto prevede che gli immobili abusivi non siano coperti dall’obbligo assicurativo ma con alcune eccezioni. L’assicurazione resta obbligatoria per gli immobili costruiti o ampliati con regolare titolo edilizio; edifici ultimati in epoche in cui non era ancora richiesto un permesso di costruire; immobili già oggetto di sanatoria o con procedura di condono in corso.
Il testo si lega all’emergenza italiana. Nel Paese come sottolinea Fdi ci sarebbero il 95% dei comuni italiani a rischio idrogeologico con il 40% del territorio nazionale classificato in area a elevato rischio sismico.
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