a Napoli il futuro dell’industria europea

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Si tiene oggi, 23 maggio 2025, presso il Palazzo DuMesnil di Napoli, l’incontro di studi “Competitività e innovazione: una nuova politica industriale per l’Europa”, evento che mira a stimolare un dialogo concreto tra mondo accademico, istituzioni e industria sulla costruzione di una politica industriale europea condivisa e resiliente.

Organizzato dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Napoli L’Orientale, in collaborazione con il Dipartimento Scienze Umane, Sociali e Patrimonio Culturale del CNR (Cnr-Dsu), con il patrocinio di Svimez, AISRe e CIMET, l’appuntamento rappresenta un importante spazio di riflessione sulle trasformazioni in atto nel tessuto produttivo continentale.

I saluti istituzionali di apertura sono stati affidati al Rettore dell’Università L’Orientale Roberto Tottoli, al direttore del Dipartimento Paolo Wulzer e al Direttore del Cnr-Dsu Salvatore Capasso, che hanno sottolineato il valore di un’iniziativa che unisce analisi accademica e visione strategica per affrontare le sfide strutturali dell’industria europea.

Il contesto geopolitico attuale, segnato da conflitti, incertezze economiche, protezionismo e vulnerabilità nelle catene globali del valore, è stato uno dei temi centrali della prima sessione mattutina. L’industria europea, pur essendo un pilastro della crescita dell’Unione, si confronta con criticità antiche e nuove, richiedendo interventi strutturati e coerenti.

La discussione ha preso avvio dall’analisi di importanti riferimenti programmatici recenti, tra cui il Rapporto Draghi e il Rapporto Letta del 2024, e il Libro Verde sulla politica industriale italiana, che forniscono una base concreta per ridefinire i parametri della competitività continentale.

Nella seconda sessione della mattina, il focus si è spostato sul ruolo dell’industria italiana e in particolare del Mezzogiorno, visto come possibile volano di sviluppo dopo anni di marginalizzazione strategica. Si è parlato di rilancio produttivo, innovazione tecnologica e attrazione di investimenti come leve per valorizzare i territori meridionali nel contesto europeo.

Nel pomeriggio, la tavola rotonda ha affrontato le prospettive di una strategia industriale nazionale nuova e integrata, che possa affiancare le politiche europee con azioni mirate sul tessuto produttivo locale, puntando su sostenibilità, digitalizzazione e coesione territoriale.

L’iniziativa di Napoli si inserisce nel più ampio dibattito sul futuro industriale dell’Unione Europea, in una fase storica in cui ridefinire priorità e strumenti risulta cruciale. Il confronto tra attori pubblici, privati e scientifici costituisce un passo fondamentale per sviluppare una visione unitaria capace di rispondere alle sfide globali e rafforzare il ruolo dell’Europa nello scenario internazionale.

Immagine: CNR





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