Assunzione ricercatori 2025–2026, arriva il bonus fino a 10.000€: come funziona

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Le imprese italiane che decideranno di investire nella ricerca scientifica e tecnologica potranno beneficiare di un nuovo incentivo, grazie a un emendamento recentemente approvato nel testo di conversione del Decreto Scuola.

Il provvedimento prevede l’erogazione di un credito d’imposta fino a 10.000 euro per le aziende che assumeranno ricercatori altamente qualificati.

In questo articolo, vedremo cos’è, a chi spetta e come funziona.

Cos’è il bonus assunzione ricercatori

Il Decreto Scuola introduce diverse novità, tra cui modifiche importanti alle assunzioni dei docenti, mantenendo tuttavia la tradizionale divisione dei posti al 50% tra le Graduatorie a Esaurimento (GaE) e le graduatorie dei concorsi. Se una delle due graduatorie si esaurisce, i posti disponibili verranno trasferiti all’altra graduatoria.

Fino a ora, l’assunzione dei docenti è stata, in parte, la novità più importante. Ma, grazie a un emendamento, il Decreto Scuola può vantare l’introduzione di una nuova misura per incentivare le aziende ad assumere ricercatori e ricercatrici, offrendo un credito d’imposta fino a 10.000 euro, destinato a supportare la crescita del settore della ricerca scientifica e tecnologica.

Una misura pensata anche per alleggerire i costi delle imprese che vogliono investire in talento e ricerca, fondamentali per il progresso tecnologico e la competitività globale del paese.

L’altra faccia della medaglia dovrebbe incentivare l’occupazione dei dottori di ricerca che, in molti casi dopo tanti anni di studio e ricerca sono senza lavoro o svolgono attività sottopagate di tutt’altro genere, cercando anche di limitare la fuga dei cervelli all’estero.

I dettagli del credito d’imposta sono indicati nella seguente tabella:

Importo Fino a 10.000 euro per ciascuna assunzione
Periodo di validità Dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2026
Modalità di fruizione Credito d’imposta utilizzabile in compensazione

A chi spetta il bonus assunzione ricercatori

Le imprese che assumeranno ricercatori o ricercatrici tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2026 potranno usufruire di un credito d’imposta, che potrà essere utilizzato in compensazione.

Sono proprio queste le destinatarie del credito d’imposta: quelle che assumeranno a tempo indeterminato lavoratori/lavoratrici in possesso del titolo di dottore di ricerca o che sono stati titolari di contratti di ricerca, anche a tempo determinato.

La nuova misura introdotta dal governo mira a sostenere il raggiungimento degli obiettivi legati all’investimento 3.3 della Missione 4, Componente 2, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le aziende che assumono ricercatori nel periodo agevolato potranno usufruire di un credito fiscale per ogni assunzione effettuata. In questo modo, si favorisce l’incontro tra la ricerca accademica e le necessità delle imprese.

Come funziona il bonus assunzione ricercatori

Come già detto, l’emendamento recentemente approvato introduce un’importante novità per le aziende che assumono ricercatori.

Una delle principali novità è che il credito d’imposta non concorrerà alla formazione del reddito delle aziende né alla base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, rendendo l’agevolazione ancora più vantaggiosa.

La nuova misura sostituisce quella introdotta dal decreto-legge n. 13/2023, che prevedeva un esonero contributivo limitato a 3.750 euro annui per un massimo di due anni per l’assunzione a tempo indeterminato di ricercatori.

Ora, con l’emendamento, il processo diventa più semplice: le aziende potranno accedere al credito d’imposta esclusivamente tramite l’assunzione di ricercatori, senza necessità di finanziamenti aggiuntivi per le borse di dottorato innovativo.

Concludiamo ricordando, ancora una volta, che l’agevolazione sarà valida per le assunzioni effettuate tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2026.

Bonus assunzione ricercatori fino a 10.000 euro: cosa sapere

Cos’è il bonus: il Decreto Scuola offre alle imprese un credito d’imposta fino a 10.000 euro per assumere ricercatori tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2026, per supportare l’innovazione scientifica e tecnologica.

Destinatari: il bonus è per le aziende che assumono a tempo indeterminato ricercatori con dottorato o esperienza di ricerca.

Funzionamento: il credito, utilizzabile in compensazione, non influisce sul reddito dell’impresa e sostituisce l’esonero contributivo precedente, semplificando l’accesso alle agevolazioni.



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