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Il decreto direttoriale del 20 maggio 2025 ha disposto la chiusura immediata dello sportello per le agevolazioni del programma “Investimenti sostenibili 4.0 – Bando 2025” a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie. La misura, destinata alle PMI del Mezzogiorno con una dotazione di 300,5 milioni di euro, ha registrato un’adesione tale da consumare l’intera disponibilità in appena 24 ore dall’apertura delle domande.
Decreto direttoriale e cessazione delle procedure
Con il provvedimento emanato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 20 maggio 2025, si è formalmente conclusa la possibilità per le micro, piccole e medie imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna di presentare istanze per il programma “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” nell’ambito dell’Azione 1.3.2.
La rapidità con cui si è verificato l’esaurimento delle risorse testimonia l’elevato interesse manifestato dal tessuto imprenditoriale meridionale verso gli investimenti in tecnologie digitali e sostenibilità ambientale. Come spesso accade nella prassi applicativa degli incentivi pubblici, la domanda ha superato di gran lunga l’offerta disponibile, determinando una situazione di sovraffollamento che ha reso necessaria la chiusura anticipata dello sportello.
Caratteristiche della misura agevolativa
Il bando Investimenti sostenibili 4.0 edizione 2025, disciplinato dal decreto ministeriale 22 novembre 2024, si configurava come strumento di sostegno per programmi di investimento con contenuto tecnologico elevato e conformi ai principi di tutela ambientale. La misura rientrava nell’ambito del Piano Transizione 4.0 e mirava specificamente al rafforzamento della competitività delle PMI situate nelle regioni meno sviluppate del territorio nazionale.
L’intervento agevolativo prevedeva la concessione di incentivi nella duplice forma del contributo in conto impianti (35% delle spese ammissibili) e del finanziamento agevolato (40% delle spese ammissibili), per una copertura complessiva massima del 75% dell’investimento. Tale strutturazione finanziaria rifletteva la volontà del legislatore di bilanciare sostegno pubblico e partecipazione privata nell’implementazione di progetti innovativi.
Tipologie di investimenti ammissibili
Secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto ministeriale di riferimento, risultavano agevolabili le spese funzionali alla realizzazione di programmi di investimento concernenti:
- Macchinari, impianti e attrezzature di nuova generazione;
- Opere murarie entro il limite del 40% dei costi complessivi;
- Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
- Acquisizione di certificazioni ambientali specifiche.23
La disciplina ammetteva inoltre, ai sensi dell’art. 18 del Regolamento GBER, le spese per servizi di consulenza specialistica, riconoscendo l’importanza del supporto tecnico-professionale nell’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate.
Innovazioni tecnologiche e sostenibilità
Il programma privilegiava investimenti orientati verso le tecnologie abilitanti 4.0, con particolare enfasi su soluzioni di advanced manufacturing, additive manufacturing, realtà aumentata, simulazione, integrazione orizzontale e verticale, Internet of Things, Industrial Internet, cloud computing, cybersecurity, big data analytics, intelligenza artificiale e blockchain.
Nella prassi operativa, si osservava come le imprese beneficiarie orientassero preferenzialmente i propri progetti verso interventi volti a ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi, migliorare l’efficienza energetica e promuovere paradigmi di economia circolare. Tale approccio risultava coerente con gli obiettivi climatici e ambientali fissati dall’Unione Europea e rappresentava un elemento di continuità rispetto alle precedenti edizioni del bando.
Procedure di accesso e valutazione
Il sistema di accesso alle agevolazioni si articolava secondo una procedura valutativa a sportello gestita da Invitalia S.p.A. in qualità di soggetto attuatore. L’iter procedurale prevedeva due fasi distinte: la compilazione della domanda (attivata dal 30 aprile 2025) e l’invio effettivo delle istanze (operativo dal 20 maggio 2025).
In caso di insufficienza delle risorse residue rispetto alle domande presentate nell’ultimo giorno utile, il decreto direttoriale 31 marzo 2025 stabiliva l’applicazione di una graduatoria di merito basata su specifici criteri di valutazione, fino all’esaurimento completo dei fondi disponibili.
Evoluzione normativa e precedenti
La misura Investimenti sostenibili 4.0 rappresentava l’evoluzione di precedenti interventi promossi attraverso i bandi “Macchinari Innovativi” (decreti ministeriali 9 marzo 2018 e 30 ottobre 2019), rispetto ai quali presentava significativi elementi di novità sia sotto il profilo dell’ampliamento delle categorie di spesa ammissibili, sia per quanto concerne l’innalzamento delle percentuali di agevolazione concedibili.
È opportuno notare come la misura abbia registrato nel corso degli anni un andamento ciclico caratterizzato da aperture e chiusure degli sportelli determinate dall’esaurimento delle risorse. Il bando 2023, ad esempio, aveva visto la chiusura dello sportello il 18 ottobre 2023, mentre l’edizione 2022 aveva registrato chiusure differenziate tra le aree del Mezzogiorno (18 maggio 2022) e quelle del Centro-Nord (1° febbraio 2023).
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