In Sicilia calano le rapine nelle banche, quasi il 30% in meno nel 2024

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Diminuiscono le rapine in Sicilia. Nel 2024, infatti, sono stati 10 i colpi allo sportello effettuati nella regione contro i 14 del 2023, con un calo del 28,6%. È questa la fotografia che emerge dai dati di Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, dai quali risulta anche un calo del fenomeno a livello nazionale: complessivamente, infatti, le rapine allo sportello sono passate dalle 80 del 2023 alle 51 del 2024 (-36,3%).

Cala anche il cosiddetto indice di rischio – cioè, il numero di rapine ogni 100 sportelli – che è passato da 0,4 a 0,3 a livello nazionale e da 1,3 a 1 in Sicilia. «La tendenza positiva che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni è il risultato di un impegno congiunto crescente tra le banche e le Forze dell’Ordine. Questo lavoro condiviso ha avuto l’obiettivo di promuovere una cultura della sicurezza sempre più solida, a tutela sia dei clienti sia dei dipendenti del settore, in linea con le priorità strategiche dell’Abi e dell’intero comparto bancario», ha sottolineato il direttore generale dell’Abi, Marco Elio Rottigni, aggiungendo che «Dal 2014 al 2024, le rapine agli sportelli sono diminuite del 93,6%, un risultato significativo che evidenzia l’efficacia delle azioni intraprese. In questo percorso, un ruolo fondamentale è stato svolto dal nuovo Protocollo d’Intesa tra l’Abi e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, per la prevenzione dei reati predatori, che ho avuto il privilegio di sottoscrivere a livello nazionale l’11 dicembre, insieme al Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Raffaele Grassi, che ringrazio per il suo contributo. Un sentito riconoscimento va anche ai vari Prefetti che, a livello locale, hanno firmato insieme a OSSIF e ai rappresentanti delle banche il Protocollo pensato per prevenire la criminalità ai danni sia dei clienti sia dei dipendenti delle banche. Il rafforzamento del dialogo istituzionale, lo scambio costante di informazioni e l’impiego di strumenti tecnologici avanzati per la valutazione del rischio hanno permesso di affinare progressivamente le misure di sicurezza, rendendo la risposta al fenomeno criminale sempre più efficace e mirata».

L’indagine Ossif è stata presentata oggi al convegno Banche e Sicurezza 2025, (Homepage – Banche e Sicurezza 2025) l’evento annuale promosso da Abi, in collaborazione con Abi Lab, CertFin e Ossif e organizzato da ABIEventi, per conoscere ed esplorare le frontiere della sicurezza fisica e digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo.

Nel corso delle due giornate autorevoli esponenti delle Istituzioni, del mondo bancario, della consulenza e dell’industria si incontreranno e si confronteranno per approfondire e individuare i punti di attenzione, le strategie e le tecnologie più avanzate in un percorso di rafforzamento della sicurezza e della resilienza dell’intero sistema economico, nazionale ed europeo. Ammontano ad oltre 400 milioni di euro gli investimenti che ogni anno le banche italiane destinano per rendere le proprie filiali ancora più protette e sicure e per la gestione del contante (trattamento e trasporto valori).

Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita «Guida alla sicurezza per gli operatori di sportello», realizzata da Ossif in collaborazione con il ministero dell’Interno e le Prefetture. La Guida Antirapina è un significativo punto di riferimento per chi opera ogni giorno nelle filiali bancarie: una sorta di vademecum su come comportarsi durante le rapine, ma anche indicazioni utili per prevenirle nonché per agevolare il controllo del territorio e l’attività investigativa delle Forze dell’Ordine.



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