Agenzia delle Entrate, sito (di nuovo) in tilt. La protesta dei commercialisti: “Prorogare i termini”

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Roma, 28 maggio 2025 – In tilt (di nuovo) il sito dell’Agenzia delle Entrate. A denunciarlo l’Associazione nazionale commercialisti (Anc). “Ennesimo blocco del sito dell’Agenzia delle Entrate”, gestito da Sogei, che “da questa mattina presenta gravi malfunzionamenti che non permettono l’utilizzo dei servizi telematici fondamentali per l’invio delle dichiarazioni fiscali”, scrive l’Anc che definisce lo stallo “intollerabile”. Sui social si moltiplicano le proteste dei professionisti insieme alle foto del portale che non funziona, come era già accaduto lo scorso 16 maggio (il giorno dopo che è stata aperta la procedura di modifica del 730 precompilato).

In una nota, le Direzioni Tecnologie e Servizi Digitali e Soluzioni e Servizi dell’Agenzia delle Entrate di Sogei rassicurano gli utenti, segnalando che sono stati individuati alcuni rallentamenti nella fase di autenticazione. Il problema è già stato preso in carico e si sta procedendo con le attività di risoluzione, attualmente in fase avanzata. Sogei si scusa per gli eventuali disagi arrecati e conferma il proprio costante impegno per garantire il pieno ripristino della funzionalità dei servizi digitali.

I commercialisti: “Prorogare i termini”

In una lettera inviata al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, chiede di “prorogare i termini dei numerosi adempimenti in scadenza alla fine del mese”. “Molti dei nostri iscritti ci segnalano che l’inaccessibilità compromette l’invio della comunicazione per la prenotazione del credito d’imposta ZES Unica e del credito d’imposta Zes agricoltura per gli investimenti effettuati dall’1 gennaio 2025 al 15 novembre 2025 in scadenza il prossimo 30 maggio”, sottolinea de Nuccio. Oltre a questi, ci sono “numerosi adempimenti in scadenza per la fine del corrente mese, tra cui l’invio delle liquidazioni Iva periodiche del primo trimestre 2025 – rimarca Salvatore Regalbuto, tesoriere nazionale con delega alla fiscalità – . Per tali ragioni, il maggior termine dovrebbe riguardare, in ogni caso, anche gli adempimenti in scadenza entro la fine del corrente mese di maggio”.

Preoccupazione per i disservizi viene espressa dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, sottolineando che questa situazione compromette “non solo l’efficienza operativa dei commercialisti, ma anche la puntualità e la correttezza degli adempimenti da parte dei contribuenti. In un sistema che prevede sanzioni in caso di ritardi, è inaccettabile che l’Amministrazione Finanziaria non garantisca l’affidabilità del proprio servizio”.

Il Codacons

A protestare anche il Codacons, che parla di “un disservizio assurdo”. “Ancora una volta il sito dell’Agenzia è interessato da problemi che impediscono ai contribuenti di accedere alle dichiarazioni dei redditi precompilate ed inviare documentazione al Fisco, e ai commercialisti di utilizzare i servizi telematici della piattaforma – spiega l’associazione dei consumatori –. Un disservizio che fa seguito a quello dello scorso 16 maggio e che costrinse la stessa Agenzia a prorogare al 30 maggio il termine per le scadenze fiscali e contributive. Una situazione che arreca un danno in termini di attese e perdite di tempo ad una vasta platea di soggetti, e che deve essere affrontata con urgenza: le evidenti carenze tecniche del servizio vanno risolte in modo definitivo perché è intollerabile che il sito di riferimento per le operazioni fiscali in Italia sia oggetto di continui disservizi e malfunzionamenti e non riesca a far fronte alla mole di accessi da parte dei contribuenti”, conclude il Codacons.



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