Assegno di inclusione giugno 2025, quando arriva il pagamento

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Per il mese di giugno il pagamento dell’assegno di Inclusione arriva prima rispetto ai mesi precedenti. Noto anche come Adi è operativo dal 1° gennaio 2024 e rappresenta un sostegno economico e un percorso di inclusione sociale destinato alle famiglie con difficoltà economiche.

Introdotto dal decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 e integrato dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, l’Adi prevede l’accredito mensile sulla Carta di Inclusione, gestita dall’Inps.

Quando pagano l’Assegno di Inclusione a giugno

A giugno, i pagamenti dell’Assegno di Inclusione seguiranno un doppio calendario. Per i nuovi beneficiari il pagamento è previsto entro sabato 14 giugno 2025. Coloro che hanno già ricevuto l’Adi a maggio riceveranno invece la nuova rata entro il 27 giugno 2025.

L’Inps accredita gli importi in due date distinte:

  • metà mese per le nuove domande;
  • fine mese per i rinnovi.

L’assegno sarà caricato sulla Carta di Inclusione per i nuclei familiari che hanno sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (Pad) nel mese di maggio. Eventuali arretrati e rinnovi saranno invece disponibili a partire dal 27 giugno.

Chi ha diritto all’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione spetta ai nuclei familiari che rispettano determinati requisiti economici e di cittadinanza. I destinatari devono essere cittadini italiani o europei con permesso di soggiorno e risiedere in Italia da almeno cinque anni, di cui due continuativi.

Per accedere all’Adi, il nucleo familiare deve avere:

  • un Isee non superiore a 10.140 euro;
  • un reddito familiare inferiore a 6.500 euro annui, calcolato in base alla scala di equivalenza;
  • un patrimonio immobiliare sotto i 150.000 euro, esclusa la prima casa.

Inoltre deve avere un patrimonio mobiliare che non superi:

  • 6.000 euro per un solo componente;
  • 8.000 euro per due componenti;
  • 10.000 euro per tre o più componenti.

L’Adi si compone di due quote:

  • Quota A per integrare il reddito familiare fino a una soglia stabilita;
  • Quota B dedicata alle famiglie con contratto di locazione registrato.

Il sostegno dura fino a 18 mesi, rinnovabili per altri 12 mesi, con un mese di pausa tra i rinnovi.

La domanda può essere presentata online sul sito dell’Inps o tramite Caf e patronati. Dopo l’approvazione, è obbligatoria la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale, che permette la condivisione delle informazioni con i servizi sociali e lavorativi.

Perché questo mese non è stato accreditato l’Assegno di Inclusione

In alcuni casi, il pagamento dell’Assegno di Inclusione di giugno potrebbe subire ritardi o essere sospeso. Uno dei motivi principali è il mancato aggiornamento dell’Isee 2025, con scadenza fissata al 28 febbraio 2025.

Chi non ha ancora trasmesso la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) deve provvedere al più presto, per consentire all’Inps di acquisire i dati aggiornati e sbloccare i pagamenti sospesi.

Come precisato dall’ente previdenziale:

L’Inps non annulla la domanda dell’assegno di inclusione, ma la sospende fino alla ricezione della Dsu aggiornata e riprende i pagamenti dal mese successivo.

I beneficiari possono verificare l’accredito dell’assegno sul saldo della Carta di Inclusione, attraverso il portale online dell’Inps o utilizzando i numeri di assistenza telefonica messi a disposizione.

In caso di mancata erogazione, è consigliabile contattare l’Inps o rivolgersi a un Caf per verificare eventuali errori o incongruenze nei dati presentati.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link