Repaci (commercialisti): “Imprese si apreno ai mercati finanziari”

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Moretta (Fondazione Odcec Napoli): “Commercialista figura chiave nel rapporto tra banche e aziende”
Puttini (Osservatorio Cndcec): “Finanza alternativa per quotazione PMI è seria alternativa”
Bowinkel (AIRA): “L’Open Innovation interessa fortemente gli istituti bancari”

NAPOLI – “La finanza sostiene l’aggregazione e l’organizzazione delle imprese, consentendo di programmare e progettare investimenti attraverso piani industriali e budget: attività centrali nel nostro lavoro quotidiano.

Dobbiamo aiutare le piccole e medie imprese, spesso afflitte dal nanismo, a guardare ai mercati finanziari, così che i capitali possano fluire nelle aziende, riequilibrarne le strutture e favorirne la crescita.

Il commercialista diventa per le Pmi un consulente prezioso, sia sul fronte finanziario sia sul piano amministrativo, capace di guidare imprenditori e imprese verso scelte strategiche.

Il Consiglio Nazionale ha già mosso passi importanti in questa direzione: ha istituito l’Osservatorio dei Mercati e avviato con Banca d’Italia iniziative di educazione finanziaria, perché crediamo che il ruolo del commercialista, nel campo della finanza, sia fondamentale per il futuro del Paese”.

Lo ha detto Antonio Repaci, Vicepresidente del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili intervenendo al forum ‘La Finanza quale elemento di innovazione strategica delle Pmi’, che si è svolto a Palazzo Calabritto, nella sala conferenze dell’Ordine dei commercialisti partenopei, presieduto da Eraldo Turi.

“Il ruolo del professionista diventa sempre più specialistico – ha sottolineato Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Odcec Napoli -, poiché la finanza è un ambito strategico per le imprese che vogliono investire, innovare e ricercare nuove soluzioni.

Serve, dunque, una competenza elevata: redigere un business plan e piani finanziari per ottenere credito bancario non è affatto semplice. Bisogna abbandonare l’improvvisazione e il ‘tuttologo’, e approfondire queste tematiche chiave per chi intende operare all’incrocio fra finanza e impresa”.

Secondo Giuseppe Puttini, coordinatore Osservatorio Mercato Capitali Cndcec e consigliere delegato dell’Odcec di Napoli, “anche nel Mezzogiorno sta crescendo l’urgenza di trovare vie di finanziamento alternative ai tradizionali canali bancari, ormai contratti dall’attuale congiuntura economica.

Oggi la finanza alternativa, come la quotazione in borsa delle Pmi, rappresenta una valida opportunità per le aziende già strutturate, che puntano a espandersi sia in termini di fatturato sia di organizzazione interna per affrontare le sfide del mercato. Per questo guardiamo con grande favore alle IPO delle piccole e medie imprese”.

Mario Bowinkel, Presidente AIRA ha rimarcato che “è fondamentale fare il punto sul rapporto tra banche e imprese, esplorando al contemporaneo canali di finanziamento complementari a quello tradizionale.

Solo così valutare la – o meglio, la destinazione – della gestione strategica-finanziaria delle Pmi. Al centro del dibattito c’è il binomio innovazione-finanza-strategia, tenendo sempre conto dell’evoluzione macroeconomica e geopolitica che condiziona le attività produttive e commerciali, a prescindere dalle dimensioni aziendali.

Anche il terzo settore gioca un ruolo cruciale: molte banche stanno infatti puntando sull’Open Innovation, avvicinando Pmi consolidare e startup innovative non si intende solo tecnologia, ma anche nuovi processi e nuovi strumenti finanziari. ù

In questo contesto, una gestione avanzata della struttura finanziaria aziendale diventa un vero asset strategico”.

Sullo stato di salute delle aziende partenopee si è espresso Alfredo Ruosi, presidente. Aidc Napoli “Il nostro obiettivo è permettere alle imprese del territorio napoletano di accedere più rapidamente e in modo più agevole ai finanziamenti.

La Campania si trova oggi in una fase di grande sviluppo e il sostegno delle banche è cruciale per garantire una crescita solida e sostenibile delle nostre aziende.

Non chiediamo scorciatoie, ma procedura snelle che consentono di finanziare tempestivamente i numerosi progetti in programma, soprattutto in vista dell’America’s Cup del 2027: le nostre imprese devono essere già da domani solide e competitive”.



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