Vino, approvato il piano integrato Distretto del Chianti: oltre 3,5 mln per aziende del settore

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Obiettivo raggiunto dal quinto e ultimo Pid (Progetto integrato di distretto) presentato dall’Associazione Distretto rurale del Chianti e con l’ok da parte della Regione Toscana si è anche attivato un contributo di oltre 3,5 milioni di euro – a fronte di circa 9 milioni di investimenti – di cui potranno beneficiare 19 aziende che operano nel comparto vitivinicolo.

Nel progetto approvato i rappresentanti del Distretto si erano prefissi di introdurre nei rapporti tra le diverse categorie di operatori (aziende di produzione primaria, trasformatori, imbottigliatori, commercianti) soluzioni organizzative innovative e nuovi strumenti contrattuali per aumentare la qualità delle produzioni, migliorare la redditività dei produttori agricoli primari e riequilibrare i rapporti di filiera, stabilizzare l’andamento dei prezzi all’origine nel lungo periodo e contrastare fenomeni speculativi. Tutti obiettivi che sono stati raggiunti utilizzando al meglio i due meccanismi principali offerti offerti dal bando Pid: l’offerta di incentivi ai partecipanti per innalzare la qualità del prodotto attraverso investimenti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture aziendali e l’adozione di impegni commerciali che hanno permesso la stabilizzazione del mercato interno della filiera attraverso il consolidamento dei legami interprofessionali.

Con l’atto finale dell’approvazione del Pid proposto dal Distretto rurale del Chianti si chiude dunque un ampio progetto, nell’ambito delle risorse del PSR 2014/2022, in cui la Regione Toscana ha creduto per prima in Italia. Sono state circa 100 le aziende coinvolte, a partire dal Giugno   2020, operanti in tutti i principali comparti agroalimentari – vitivinicolo, olivicolo, cerealicolo, zootecnico, ortofrutticolo, florovivaistico-, che in totale hanno beneficiato di oltre 15 milioni di euro di contributo a fronte di circa 40 milioni di investimento.

“E’ stato fatto un lavoro di grande qualità – commenta con soddisfazione la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – grazie all’apporto di tutti gli uffici centrali e locali della Direzione agricoltura e sviluppo rurale della Regione. Abbiamo messo a frutto un’esperienza pluriennale sui progetti integrati di filiera che, ritengo, possa rappresentare un modello utile e ripetibile per la corretta gestione dei flussi, fondato su un presidio costante di tutte le fasi procedimentali e sulla fattiva collaborazione tra diversi settori. Al successo del progetto – sottolinea – ha sicuramente contribuito anche il sostanziale rispetto dei tempi istruttori indicati nei bandi, cosa che per la Regione rappresenta un valore e un impegno e per le aziende beneficiarie la premessa necessaria per poter programmare gli investimenti finanziati con maggiore sicurezza e tranquillità”.

 





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