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ROMA – focus/ aise – Nell’ambito della Missione del Governo italiano in Uzbekistan e Kazakistan, SACE, il gruppo assicurativo e finanziario italiano partecipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha firmato cinque accordi con istituti bancari e controparti attive sul mercato in settori strategici per sostenere le esportazioni italiane nei due Paesi nonché i rapporti commerciali e di investimento.
“Si tratta di un passo significativo per supportare l’export italiano e promuovere le relazioni commerciali con Uzbekistan e Kazakistan. SACE continua a essere un partner per l’export e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, offrendo strumenti innovativi e soluzioni personalizzate”, ha dichiarato Alessandra Ricci, l’Amministratore Delegato di SACE. “Il nostro impegno è volto a sostenere la crescita delle imprese italiane e valorizzare il Made in Italy su scala globale, contribuendo così al successo delle aziende nei settori chiave dell’economia internazionale”.
Le iniziative firmate
Memorandum of Cooperationcon Uzbekinvest: per sostenere opportunità commerciali tra la Repubblica dell’Uzbekistan e la Repubblica Italiana volti a proteggere gli investimenti e le transazioni commerciali tra le piccole e medie imprese italiane e uzbeke per un importo fino a 50 milioni di euro oltre al coinvolgimento di sub-appaltatori italiani, incluse le PMI, nei progetti che sono stati o saranno supportati da Uzbekinvest.
Memorandum of Understanding con Imagro e Bering Servis: per facilitare la collaborazione reciproca tra le parti e le forniture di beni e servizi da parte di PMI italiane a favore di Bering Servis in settori strategici come il tessile, anche attraverso il supporto assicurativo-finanziario di SACE per un impegno fino a 0,5 milioni di euro. L’intesa intende promuovere altresì lo scambio di informazioni su potenziali nuovi progetti e iniziative di mutuo interesse.
Memorandum of Understanding con Pietro Fiorentini, Hududgaztaminot JSC e Texnopark: promuove la cooperazione tra le Parti per valutare partnership e sviluppare una collaborazione a lungo termine e include la possibilità di finanziare i contratti di fornitura di apparecchiature gas tra JSC Hududgazta’minot, Texnopark e Pietro Fiorentini. Hududgaztaminot insieme con Texnopark intende ammodernare la rete del gas uzbeka e Pietro Fiorentini vanta esperienza a livello mondiale in prodotti e servizi tecnologicamente avanzati per la distribuzione e l’utilizzo del gas naturale. Il progetto prevede la sostituzione di fino a 5.000 stazioni di controllo della pressione, misurazione e regolazione (PRMS) da parte della società uzbeka di distribuzione del gas JSC Hududgaztaminot, per modernizzare la rete del gas dell’Uzbekistan, in particolare le stazioni del gas a bassa, media e alta pressione. Il progetto inizierà dalla città di Tashkent. SACE si impegna a supportare il progetto per un ammontare complessivo di 200 milioni di euro.
Memorandum of Understanding con Halyk Bank – Citi: per identificare nuovi investimenti in relazione a progetti che coinvolgano esportatori italiani, attraverso l’utilizzo di soluzioni assicurative e finanziarie che prevedano il supporto di SACE.
Memorandum of Understanding con Samruk Energy: accordo di collaborazione allo scopo di sviluppare e rafforzare la relazione commerciale tra le parti nel settore energetico, in relazione agli investimenti e ai progetti di Samruk-Energy attraverso programmi di assicurazione al credito all’esportazione o altre forme di garanzia per le aziende italiane, comprese le piccole e medie imprese, per un importo stimato fino a 300 milioni di euro.
Nei primi quattro mesi del 2025 l’Italia ha esportato verso i Paesi extra Ue beni per 101,5 miliardi di euro, registrando – rispetto ai primi quattro mesi del 2024 – un incremento del +1,9%. È quanto rilevato dall’Istat, che oggi ha pubblicato i dati sull’export extraeuropeo.
Sempre nei primi quattro mesi del 2025 l’Italia ha importato beni per quasi 88 miliardi di euro, registrando rispetto ai primi quattro mesi del 2024 un incremento del +11,6%. Il saldo commerciale dei primi quattro mesi del 2025 con i Paesi extra UE è stato positivo, pari a +13,5 miliardi di euro. Al netto del settore energetico (in deficit di -17,4 miliardi), l’avanzo commerciale è stato pari a +30,9 miliardi.
A livello geografico, l’incremento in valore delle esportazioni ha coinvolto in particolare i Paesi OPEC (+14,6%), Medio Oriente (+13,4%), Svizzera (+13,1%), Paesi MERCOSUR (+11,1%), Stati Uniti (+8,4%), India (+3%), Giappone (+0,4%), Regno Unito (+0,3%) e Paesi ASEAN (+0,1%). Hanno invece registrato una diminuzione le esportazioni verso Turchia (-18%), Russia (-16,4%) e Cina (-10,5%).
A livello settoriale, l’aumento delle esportazioni è sostenuto in particolare dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+11,6%) e beni intermedi (+5,6). L’incremento delle importazioni è stato generalizzato e più ampio per beni di consumo durevoli (+26,9%) e non durevoli (+34,5%).
I DATI DI APRILE
Considerando il solo mese di aprile 2025, rispetto ad aprile 2024, le esportazioni italiane verso i Paesi extra UE hanno registrato una diminuzione del -2,1%. Considerando invece il mese di aprile 2025 rispetto al mese di marzo 2025, le esportazioni italiane verso i Paesi extra UE hanno registrato una diminuzione del -7,5%. Si tratta, spiega l’Istituto di statistica, di una flessione condizionata – in entrambi i casi – dalle vendite a elevato impatto di mezzi di navigazione marittima registrate ad aprile 2024 e a marzo 2025. Al netto di queste, l’Istat stima una moderata crescita su base annua nel primo caso (da -2,1% a +0,5%), ed una flessione meno ampia nel secondo (da -7,5% a -3,3%).
Al contrario, le importazioni italiane verso i Paesi extra UE hanno registrato, rispetto ad aprile 2024, un incremento del +11,4%, ed un aumento del +1,6% rispetto a marzo 2025, cui hanno contribuito i maggiori acquisti in particolare di beni di consumo non durevoli (rispettivamente, +61,1% e +9,4%). (focus\aise) 





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