La Francia abolisce il requisito patrimoniale supplementare per le banche esposte verso le imprese indebitate

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La Francia non rinnoverà la misura biennale che imponeva alle principali banche, tra cui BNP Paribas e Société Générale, di detenere capitale aggiuntivo a fronte dell’esposizione verso società fortemente indebitate, ha dichiarato lunedì il Consiglio per la stabilità finanziaria.

La misura, introdotta nell’agosto 2023, impone agli istituti di credito francesi, tra cui anche Crédit Agricole e BPCE, di detenere più capitale quando la loro esposizione verso una singola grande impresa con un elevato livello di indebitamento supera il 5% del loro capitale di base, o CET1.

In tali casi, le banche devono accantonare un ulteriore 3% di tale esposizione in capitale di classe 1.

Il 2023 è stato caratterizzato da pesanti ristrutturazioni del debito in Francia, tra cui casi di alto profilo come quello del gruppo retail Casino. La necessità di semplificare le norme macroprudenziali e di ridurre i livelli di indebitamento delle società colpite giustifica l’abolizione della misura, ha affermato un funzionario del ministero delle Finanze.

Il consiglio, presieduto dal ministro delle Finanze Eric Lombard e di cui fa parte anche il governatore della banca centrale, ha inoltre dichiarato che manterrà la cosiddetta riserva di capitale anticiclica all’1,0%, poiché non ritiene che la misura abbia un impatto negativo sulla concessione di nuovi prestiti. (Reportage di Mathieu Rosemain; editing di Tommy Reggiori Wilkes, Charlotte Van Campenhout)



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