Il tesoro delle rinnovabili. La Regione Toscana stanzia venti milioni

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Sostegno economico per le comunità energetiche rinnovabili della Toscana. Pubblicato il bando della Regione per il sostegno a queste realtà: con scadenza il 18 luglio, può contare su una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro (14 destinati ai Comuni con oltre 5mila abitanti e 6 per le aree interne strategiche). Ma cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili (o Cer)? Si tratta di gruppi di cittadini, imprese, enti territoriali e autorità locali che producono e condividono energia elettrica rinnovabile. L’obiettivo è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai membri e alla comunità stessa, promuovendo l’autoconsumo di energia e riducendo l’impatto ambientale.

“In Toscana – ha spiegato il presidente della Regione, Eugenio Giani – ci poniamo un obiettivo ambizioso: passare dall’attuale 51% di consumo energetico coperto da fonti rinnovabili (composto per il 34% da geotermia, per l’11% da idroelettrico e per il 5-6% da fotovoltaico ed eolico) a una quota compresa tra il 70% e l’80% entro i prossimi cinque anni. Per raggiungerlo abbiamo già firmato un accordo sulla geotermia. Stiamo lavorando per valorizzare fotovoltaico ed eolico. Ma riteniamo fondamentale anche lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili: associazioni tra cittadini, imprese ed enti locali che, grazie alle opportunità offerte dalla legge, possono organizzarsi per produrre e consumare energia pulita in modo condiviso”.

“Le comunità – ha proseguito l’assessora regionale all’ambiente, Monia Monni – sono un asset strategico per la conversione energetica in cui abbiamo sempre creduto e che sosteniamo da anni, grazie al lavoro degli uffici regionali della Direzione ambiente e al fondamentale supporto dell’Agenzia regionale recupero risorse Spa (Arrr)”. “Con la pubblicazione del bando da 20 milioni di euro a fondo perduto – ha dichiarato il direttore dell’Arrr, Stefano Bruzzesi – la Toscana compie un passo decisivo per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili. Dopo tre anni di lavoro sul territorio, oggi mettiamo a disposizione un incentivo concreto, che si affianca ai fondi del Pnrr e consente a enti pubblici e imprese di coprire fino al 40% delle spese per impianti da fonti rinnovabili. Su indicazione della Regione Toscana, l’Agenzia regionale recupero risorse è stata la prima in Italia a garantire un servizio diffuso e capillare, aprendo sportelli territoriali e accompagnando decine di comunità. Abbiamo organizzato quasi 300 incontri pubblici e fornito supporto a oltre 50 iniziative. Grazie ai progetti europei “Invece” e “Rec4Eu”, esiste un terreno fertile”.

Il bando prevede che la domanda possa essere presentata dalle Cer già costituite o dai loro membri/soci, dagli enti locali (Comuni, Province, Città Metropolitane, Unioni di Comuni), dalle Asl, dalle ospedaliere e dalle micro, piccole e medie imprese. Ogni soggetto può presentare una sola domanda.



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