Ischia News ed Eventi – Casamicciola o lo sviluppo atteso

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Controcorrente/ Casamicciola “é” Ischia: il futuro é nella guida pubblica dell’economia privata di Giuseppe Mazzella

Ho letto con attenzione domenica 25 maggio 2025 l’ultima delle 16 pagine de il dispari con la quale la società di capitale “cala degli aragonesi” salutava la cittadinanza di casamicciola dopo 8 anni di gestione parziale del porto turistico con concessione regionale a seguito del mancato rinnovo della concessione deciso dal sindaco-podestà di casamicciola Ing. Giosy Ferrandino a seguito dei poteri delegati della regione Campania. Su questo ci sarà molto da dire nella prossima campagna elettorale per le elezioni regionali dopo 10 anni di “governatorato” di Vincenzo De Luca che rivendica successi enormi del suo governo regionale in ogni campo. Se qualcuno ad Ischia rende noto un successo politico della regione Campania per l’isola d’Ischia fa una azione democratica perché io non ne vedo. Non ne vedo da almeno 50 anni perché ritengo che la regione avrebbe dovuto fare “piani e programmi” ma avrebbe dovuto potenziare i Comuni e nel caso di Ischia farne uno solo con un sol “piano regolatore generale”.
La programmazione mancata e la stagione dei commissari
Ho scritto due pezzi su questo giornale: “omaggio all’imprenditore” apparso lunedì 19 maggio e “il Rinascimento Napoletano e il marketing territoriale” apparso mercoledì 21 maggio 2015. Mi sarei aspettato un dibattito politico su idee e considerazioni storiche da parte di esponenti politici che abbiamo nei consigli comunali, nel consiglio metropolitano (Dionigi Gaudiso) e nel consiglio regionale (Maria Grazia di scala). Invece niente. Eppure i comuni – soprattutto – hanno Statuti comunali che solenizzano la “partecipazione politica” alla vita cittadina. La destra e la sinistra si dovrebbero caratterizzare per Idee e programmi diversi espressi, discussi, verificati. Invece la stampa registra solo un ruolo monocratico del sindaco e prende atto del personalismo a tutti i livelli. Personalismo qui è inteso come azioni personali contro o a favore di qualcuno per acredine personale o favoritismo ma che sono contrari alla logica del buon governo. Un amministratore pubblico dovrebbe contenere l’ira o l’antipatia o la simpatia per qualcuno o contro qualcuno ed agire nel modo migliore in un contesto di circostanze. Nel caso della ” cala degli aragonesi” c’era da registrare un buon imprenditore – come lo descriveva Luigi Einaudi – ed un buon investimento. La cala degli aragonesi dava lavoro a 10 persone e contribuiva con migliaia di euro alle entrate comunali della imposta di soggiorno. Aveva una carta dei servizi per i propri clienti e segnalava le attività alberghiere e commerciali consigliate al cliente diportista. Per due volte anni 2020 e 2021 aveva ottenuto la bandiera blu per gli approdi turistici. Era un punto di ri-partenza per casamicciola con il “marketing territoriale” perché doveva favorire altri imprenditori ad investire a casamicciola per il recupero di alberghi e terme soprattutto nell’ area di piazza dei bagni del Gurgitello e di attività commerciali e dei servizi in piazza della marina. Credo che il sistema economico di questi tempi debba favorire l’impresa privata anche con partecipazione pubblica poiché le aziende pubbliche si sono rilevate dei carrozzoni con deficit enorme e inchieste giudiziarie per ruberie. Abbiamo sul territorio per “consulenza” al commissario di governo per la ricostruzione on. Giovanni Legnini l’agenzia pubblica “invitalia” che ha come primaria “missione” trovare imprenditori per le aree in crisi ed intervenire se necessario al capitale di rischio di vecchie e nuove imprese. A casamicciola debbono ritornare al sistema produttivo imprese storiche come il bar calise 1925,l’hotel elma, gli stabilimenti termali di piazza dei bagni e deve ri-nascere un investimento strutturale e infrastrutturale che sia “pilota della nuova trasformazione urbana” nel pio monte della misericordia continuamente annunciato da 52 anni come l’arrivo del Messia per il popolo errante al quale viene proposta una data di inizio “storica” facendo perdere di valore il termine ridotto al risibile.
Il commissario da provvisorio a definitivo
Il Commissario straordinario di governo per la ricostruzione è entrato nel l’ottavo anno e siamo solo all’inizio della ricostruzione. Di questo passo ci vorranno almeno 100 anni. L’istituto straordinario di governo deve durare sei mesi e poi il governo pubblico deve ritornare nell’ordinario. Legnini è al suo quarto anno come un “governatore generale”. I comuni, la città metropolitana e la regione dovrebbero chiedere e far loro una gestione ordinaria ma programmatica della ricostruzione che è molto più ampia di quanto si crede e si vede. Qui bisogna ri-costruire un modello di sviluppo che non é più quello dei pionieri degli anni 50 e 60 del 900. Non si tratta semplicemente di ampliare una piazza “per cantanti rep o per un mercato di cianfrusaglie” come ha rilevato un mio vecchio amico. Si tratta di ri-costruire edifici pubblici, strade, piazze, vicoli, quartieri e di dare un sistema economico capace di produrre reddito ed occupazione. Di acquisire al pubblico nuove strutture come ha fatto la città metropolitana di Napoli a torre del greco con la villa de Nicola (il mattino 21.5.25).gli enti locali debbono ritornare protagonisti della direzione pubblica dello sviluppo ma il sistema privatistico deve ritornare al ruolo sociale dell’impresa.
G. M. 30.5.25 il continente –



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