Piemonte, rivoluzione elettrica per le imprese: un’occasione da non lasciarsi sfuggire

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In Piemonte, un nuovo tassello della transizione ecologica sta ridisegnando il futuro della mobilità aziendale. Non si tratta di un sogno lontano o di parole altisonanti. Si tratta di un bando concreto, con fondi veri, rivolto a chi ogni giorno macina chilometri sulle strade per lavorare: micro, piccole e medie imprese piemontesi. L’iniziativa, intitolata “Rinnovo delle flotte delle imprese piemontesi”, è promossa dalla Regione e mira a favorire la rottamazione dei veicoli inquinanti e la loro sostituzione con mezzi più puliti, moderni ed efficienti.

Non è un’iniziativa simbolica. Le cifre parlano chiaro: il bando mette a disposizione oltre 13 milioni di euro, divisi in due linee di finanziamento che coprono sia l’acquisto diretto (anche di veicoli usati o “km 0”) che il noleggio a lungo termine o il leasing. I veicoli ammessi vanno dalle classiche categorie N1, N2 e N3 (trasporto merci), fino agli M2 (trasporto persone non pubblico), con un incentivo che può raggiungere il 30% del prezzo di acquisto per i mezzi full electric. Per i plug-in hybrid e i benzina, il contributo è fissato al 25%, mentre per i diesel e ibridi diesel (solo nella linea leasing/noleggio), la soglia è del 15%.

Una finestra di opportunità aperta solo alle imprese iscritte al registro con sede operativa in Piemonte, che alla data del 27 febbraio 2025 disponevano di un mezzo da rottamare (in regola con bollo e assicurazione). Un’occasione reale, non riservata a colossi o flotte di multinazionali, ma pensata per le realtà locali che fanno girare l’economia regionale: artigiani, trasportatori, ambulanti, piccole aziende. In più, per chi sceglie l’elettrico, è previsto un bonus aggiuntivo di 2.000 euro per installare una colonnina di ricarica, elemento chiave per superare le resistenze strutturali alla diffusione della mobilità elettrica.

Ma non è solo una questione di incentivi. Il bando disegna anche una nuova idea di mobilità per il territorio: più pulita, più silenziosa, più rispettosa dell’ambiente. È una sfida che coinvolge tutto il sistema, dalle aziende fornitrici di veicoli – come Authos, partner strategico che propone una gamma Ford con modelli Transit e Ranger anche in versione ibrida o elettrica – fino ai comuni, chiamati a migliorare la rete di ricarica e a gestire l’inserimento dei nuovi mezzi nel servizio regionale “Move In”, obbligatorio per i diesel fino a Euro 4.

Il bando rappresenta anche una boccata d’ossigeno per il tessuto imprenditoriale piemontese, colpito da anni di crisi e ora chiamato a tenere il passo con l’innovazione ecologica. Aggiornare la flotta non è solo un capriccio ecologista, è un’esigenza economica. I veicoli vecchi costano di più in manutenzione, in consumi, in multe per emissioni. E nel prossimo futuro, senza una riconversione concreta, molte imprese rischiano di restare escluse dalle aree urbane, penalizzate nei bandi pubblici e marginalizzate dai nuovi standard europei.

Eppure, la transizione verde non è mai indolore. Servono investimenti, informazione, assistenza. È per questo che la Regione ha previsto modalità semplici per l’accesso al contributo, grazie a piattaforme digitali e al supporto tecnico di partner come Authos, che affianca le imprese anche nella richiesta tramite SPID e nella configurazione del veicolo più adatto alle esigenze operative.

La scommessa è chiara: trasformare la sfida ambientale in un’opportunità per il territorio. Sostenere l’impresa, senza scaricare il costo sulla salute collettiva. Far correre l’economia, ma in modo sostenibile. E dimostrare, finalmente, che l’innovazione non è una parola per convegni, ma una leva concreta per rilanciare il lavoro, migliorare l’ambiente e preparare il Piemonte al futuro.





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