YouCube, una nuova casa per le imprese giovanili ed innovative made in Unict

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All’inaugurazione di YouCube – il nuovo spazio dell’Università di Catania nei locali dell’Etna Building di via San Nullo e dedicato a creatività, impresa e innovazione – si giunge dopo un lungo percorso di maturazione.

Ogni iniziativa destinata a durare nel tempo – e il nuovo innovation hub ha tutti i requisiti per esserlo – necessita di un periodo di fermentazione. Un tempo, spesso sospeso e indefinito, in cui con costanza e determinazione, capacità di visione e sguardo in avanti, tanta passione e nessuno scoramento di fronte alle difficoltà, si mettono a punto e si affinano procedure organizzative, si sperimentano e si consolidano buone prassi istituzionali, si costruiscono le professionalità, si stabiliscono le alleanze e si verifica la sostenibilità del progetto.

E poi c’è l’ultimo miglio della maratona, in cui è tutta una questione di testa e ancora di resistenza fisica riuscire arrivare a tagliare il traguardo di una lunghissima e faticosa corsa. Per questo mi sento di ringraziare tutto il personale tecnico-amministrativo dell’Area di Terza Missione, in testa la sua dirigente Rosanna Branciforte e, senza dimenticare tutti gli altri, con lei in particolare Carmelo Pappalardo e Loredana Castro.

Il percorso di maturazione è durato dodici anni, da quando sono stato incaricato dal rettore Giacomo Pignataro di occuparmi dei programmi di imprenditorialità accademica del nostro Ateneo, inizialmente alla guida del centro di servizio Capitt e poi, una volta sciolto quest’ultimo, nell’ambito dell’Area di Terza Missione.

Compiti delicati e sperimentali, oltre i classici schemi convenzionali dell’Università che fa ricerca e didattica, ma ugualmente importanti per legittimare nella società e nel territorio il ruolo istituzionale di Ateneo che trasferisce e divulga saperi, tecniche, innovazioni e prodotti. Funzioni e un ruolo che, prima da solo e poi insieme ad altri colleghi, ho continuato a svolgere durante il mandato del rettore Francesco Basile e ho proseguito con il magnifico Francesco Priolo durante la attuale amministrazione.

Un momento dell’intervento del prof. Rosario Faraci

L’imprenditorialità accademica

L’imprenditorialità accademica non spunta per caso, ma ha diverse matrici. La prima è quella della valorizzazione economica dell’attività scientifica svolta da docenti e ricercatori attraverso la costituzione di uno spin-off da ricerca. 

In dodici anni, il comitato spin-off di Unict che, in qualità di delegato è obbligo presiedere, ha preso in esame 27 proposte imprenditoriali di docenti e ricercatori, attivandone 25. Non è in base al numero che l’imprenditorialità accademica di un Ateneo si valuta, sono invece la qualità e l’innovatività dei progetti imprenditoriali a contare. Comunque, con questi numeri riconosciuti pure dall’allora ministra Maria Cristina Messa, l’Università di Catania è rimasta sempre in linea con i trend nazionali monitorati dal Netval, fondata nel novembre del 2002 come network informale tra Università, e successivamente trasformata in associazione nel 2007.

Ad oggi, il portafoglio delle iniziative imprenditoriali a marchio Unict è costituito da 20 spin-off attivi, uno è in via di costituzione. Nel frattempo, si è effettuata una revisione importante del regolamento, nel 2023, che ha esteso alle start up universitarie costituite da studenti e laureati le stesse prerogative previste per gli spin-off di docenti e ricercatori.

La seconda matrice è rappresentata dalle iniziative imprenditoriali a vario titolo proposte dal capitale umano dell’Università, e dunque studenti, laureati, dottorandi, ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo e chi, in un modo o in un altro, con l’Università di Catania è entrato in contatto.

Dal 2014, da quando l’Ateneo catanese è tornato all’interno del circuito del PNI-Cube e dunque del Premio nazionale per l’innovazione, si sono svolte ben undici edizioni consecutive di Start Cup Catania, mentre sta per partire l’edizione 2025 con la call for sponsorship attualmente aperta. Nel frattempo, si è data vita alla federazione delle competizioni locali con la creazione di Start Cup Sicilia.

I numeri sono considerevoli: 657 i partecipanti alla prima fase, cioè alla call for idea (distribuiti in 175 team), 390 di questi sono approdati alla seconda fase, cioè alla business plan competition vera e propria (per complessivi 88 team).

Da questa competizione si sono originati fino ad ora 13 spin-off e 32 start up, di quest’ultime 21 con lo status riconosciuto dal sistema camerale di startup innovative.

Un momento dell’intervento del prof. Rosario Faraci

Nel 2019, l’Università di Catania ha avuto l’incarico dal PNI-Cube di organizzare la finale del Premio Nazionale per l’Innovazione al Monastero dei Benedettini, con l’arrivo in città di oltre 400 persone provenienti da tutte le sedi accademiche d’Italia e da tutte le Start Cup regionali.

Una terza matrice dell’imprenditorialità accademica sono i programmi di formazione e di orientamento al fare impresa. Anche in questo ambito, l’Università di Catania si è distinta con varie iniziative svolte sia a livello centrale (come la masterclass Imprese-In Campus organizzata insieme a Confapi) che periferico nei Dipartimenti (come Vulcano di Idee al Dipartimento di Economia e Impresa).

Inoltre, si sono svolte tre edizioni consecutive della Startup Academy dal 2014 al 2016 alla Scuola Superiore di Catania e una nel 2025 con atenei e IRCSS di tutta Italia nell’ambito del progetto PerfeTTO. In totale 272 partecipanti distribuiti in 72 team.

A ciò si aggiunge che dal 2023 al 2025 hanno partecipato alle finali della Eunice Imagine Innovation Cup i vincitori delle edizioni di Start Cup Catania 2022 (il team Alpha Food), 2023 (Passi-In-Segni) e 2024 (Clevergrow).

Tanta carne al fuoco, cotta lentamente e con grande attenzione, per dare un valore di impatto sociale alle attività dell’Ateneo nei campi dell’economia, delle imprese e dell’innovazione.

Adesso con l’avvio di YouCube, l’incubatore di Unict, tutte queste iniziative e quelle a venire avranno un contenitore che le ospiterà all’interno dei moderni spazi dell’Etna Building, che diventerà una vera e propria agorà fisica e virtuale ove potrà realizzarsi la connessione, il confronto fra gli stakeholders coinvolti nei processi di sostegno alla diffusione di imprenditorialità e innovazione, a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti.



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