Gli occhi del Parlamento su vino, pane e tartufi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


In discussione al Senato una serie di proposte di legge per l’efficientamento delle tre filiere

Aggiornare e riformare la disciplina sui tartufi, disciplinare la produzione e la vendita del pane e sostenere il settore del vino. Questi i principi cardine delle proposte di legge in discussione nella 9^ commissione del Senato in Parlamento, dedicati a tre filiere fondamentali per l’agroalimentare italiano, ovvero il vino, il pane e i tartufi.

Vino

Per quanto riguarda il vino, in realtà, si tratta dell’Atto Ue COM(2025) 137, relativo alla proposta di regolamenti Ue n. 1308/2013, (UE) 2021/2115 e (UE) n. 251/2014 per quanto riguarda alcune norme di mercato e misure di sostegno nel settore dei prodotti vitivinicoli e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati. Un piano strutturato di rilancio della filiera, definito da Assoenologi in audizione il 3 giugno come “un importante passo utile e necessario per rilanciare una filiera che si trova davanti a un bivio”.

Tante le misure previste; per prima cosa, viene concessa agli stati membri la possibilità di combinare la ristrutturazione efficiente dei vigneti con la necessità di evitare un aumento della produzione. Inoltre, i gruppi di produttori che gestiscono denominazioni di origine e indicazioni geografiche protette potranno beneficiare di un sostegno per lo sviluppo del turismo vitivinicolo nella propria regione e sarà prorogata la durata massima del sostegno alle azioni e attività di promozione e comunicazione condotte nei paesi terzi. Per rafforzare la cooperazione nel settore vitivinicolo, alcuni investimenti effettuati dalle organizzazioni di produttori beneficeranno dell’aliquota massima di aiuto finanziario dell’Unione. Per sostenere i produttori nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nell’adattamento agli stessi, agli Stati membri è data la possibilità di aumentare l’aiuto finanziario massimo dell’Unione che può essere erogato per gli investimenti che perseguono questo obiettivo.

Pane

Sono due, invece, le proposte di legge incentrate sulla produzione e la vendita del pane: il ddl 413 e il ddl 600. I provvedimenti mirano a “la corretta informazione dei consumatori e la valorizzazione del pane fresco”, introducendo una nuova definizione di pane e disciplinando l’utilizzo in commercio delle varie denominazioni. A tale scopo vengono identificate le caratteristiche e le tipologie di pane, i grissini e i prodotti intermedi di panificazione. Previste anche misure sulla tutela del made in Italy, sui fornai, contro lo spreco e sull’utilizzo di pasta madre essiccata. Infine, non poteva mancare la costituzione di una giornata nazionale, chiamata la “Festa del pane”.

Tartufi

Anche sui tartufi sono due le proposte di legge in discussione, i ddl 1412 e 1476. Proposte che nascono dalla necessità di “aggiornare e riformare la disciplina normativa vigente in materia di raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi”. Il provvedimento si propone di “riaffermare il principio della libera raccolta dei tartufi nei boschi, nei terreni incolti, demaniali e lungo i corsi d’acqua” e di “valorizzare il ruolo delle associazioni dei tartufai, riconoscendole come soggetti fondamentali nella formazione, nella tutela ambientale e nella gestione dei territori tartufigeni, in sinergia con le regioni, le comunità montane e gli enti locali”.

Le tre partite sono ancora aperte. La Commissione ha chiuso la fase delle audizioni e raccolto gli emendamenti.

Il prossimo passo sarà l’adozione di testi unificati, poi il voto in Commissione e infine il passaggio in Aula.
Non sarà un percorso breve, ma almeno – dopo anni di annunci e silenzi – si è tornati a discutere, nero su bianco, di tre pilastri dell’identità agroalimentare italiana.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link