La detrazione delle spese per l’istruzione diversa dall’universitaria

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Le spese per istruzione diversa dall’universitaria, sostenute nel corso dell’anno 2024, devono essere indicate con il codice 12 all’interno dei righi da E8 a E10, nell’ipotesi di presentazione del modello 730/2025, da RP8 a RP13, all’interno del modello Redditi PF 2025.

La detrazione spetta, nella misura del 19 per cento, delle spese sostenute per la frequenza di:

  • scuole dell’infanzia (scuole materne);
  • scuole primarie (scuole elementari);
  • scuole secondarie di primo grado (scuole medie inferiori);
  • scuole secondarie di secondo grado (scuole medie superiori).
Ai fini dell’indicazione della sommatoria delle spese sostenute, occorre prendere in considerazione:

  • le tasse di iscrizione;
  • le tasse di frequenza;
  • i contributi obbligatori;
  • i contributi volontari deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica;
  • le erogazioni liberali deliberate dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica;
  • le spese per la mensa scolastica, anche qualora il servizio sia reso per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola e anche se non è stato deliberato dagli organi di istituto;
  • le spese per i servizi scolastici, quali l’assistenza al pasto e il pre o post scuola, anche qualora i servizi siano resi per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola e anche se non sono stati deliberati dagli organi di istituto;
  • le spese per le gite scolastiche, per l’assicurazione della scuola e ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi di istituto;
  • le spese per il trasporto scolastico, anche se reso per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola e anche se non è stato deliberato dagli organi di istituto.

La detrazione è prevista per un importo massimo di 800 euro per ciascun alunno o studente, da ripartire tra gli aventi diritto, comprendendo anche le spese indicate nella CU 2025 (punti da 341 a 352).

Tale detrazione non è cumulabile, in riferimento al singolo alunno, con quella relativa alle erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici.

Dall’anno 2020 la detrazione per le spese di istruzione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di “pagamento tracciabili.

Ai fini della detrazione i documenti da verificare e conservare sono i seguenti:

  • fatture, ricevute fiscali o documenti commerciali, con eventuale annotazione della tracciabilità della spesa indicata da parte percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio;
  • bollettini bancari o postali, ricevute o quietanze di pagamento;
  • in mancanza, alternativamente, ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta della carta di debito o di credito, estratto conto, copia del Mav o dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati;

Nell’ipotesi di servizi mensa, trasporto scolastico o servizio scolastico integrativo, le ricevute del bollettino postale o del bonifico bancario devono riportare, nella causale, l’indicazione del servizio.

Se il pagamento riguarda più alunni o studenti, occorre verificare e conservare l’attestazione dell’istituto scolastico dalla quale risultino i dati di ciascun alunno o studente e l’utilizzo di “sistemi di pagamento tracciabili”.



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