La manovrina all’Ars, subito il sì ai 15 milioni di euro a laboratori di analisi e centri di fisioterapia e 5 ai poveri

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La manovra correttiva da 50 milioni viaggia verso una rapida approvazione all’Ars. Ne è un segnale evidente il sì arrivato in pochi minuti alla norma più delicata, quella che assegna 15 milioni a laboratori di analisi e centri di fisioterapia per recuperare i tagli alle tariffe imposti a livello nazionale.
È, questo, l’articolo 6 di un disegno di legge che conta in tutto 14 norme. Il Parlamento è dunque a metà del guado. Un target raggiunto in meno di un’ora grazie al fatto che sia la maggioranza che l’opposizione hanno ritirato i loro emendamenti. In compenso è stato il governo a modificare il testo, accogliendo così alcune richieste trasversali, togliendo i due milioni che erano stanziati per aiutare le imprese a trovare nuovi mercati alternativi a quello statunitense e dirottandoli sui consorzi di bonifica (in primis quelli di Agrigento e Ragusa).
Via libera all’articolo che stanzia 5 milioni per l’assistenza ai poveri in Sicilia. E stato approvato l’articolo della manovra bis che assegna risorse agli enti benefici che offrono assistenza: in particolare è stata finanziata la misura della vecchia legge sulla povertà che permette di assegnare buoni pasto.
Un secondo comma stanzia un milione per scorrere la graduatoria del cosiddetto reddito di povertà: è, questo, il bonus voluto a novembre dal governo Schifani che, forte di 30 milioni, ha permesso di assegnare bonus a fondo perduto a circa 7 mila famiglie con meno di 5 mila euro annui di reddito. E tuttavia ci sono almeno 100 mila domande escluse. Col milione extra appena stanziato potrebbero essere erogati aiuti a 200 o 400 ulteriori famiglie (il dato dipende dall’importo dell’assegno).
L’aumento del budget per questa misura era stato chiesto dai 5 Stelle, in particolare con Roberta Schillaci e Nuccio Di Paola. E pure dal Pd. Antonello Cracolici ha chiesto che venissero previste risorse anche per finanziare il ricovero notturno dei senza tetto. Il presidente Schifani ha chiesto all’opposizione di rinviare emendamenti in questo senso alla manovra ter che verrà votata a luglio. E così Cracolici ha ritirato l’emendamento.
«Sono molto soddisfatto per l’approvazione della norma da parte del Parlamento regionale che prevede 5 milioni di euro per contrastare l’indigenza e l’emergenza finanziaria. Ha fatto bene il Governo Schifani a promuovere questo provvedimento legislativo per supportare l’importante servizio dei banchi alimentari». È quanto dichiarato dal deputato regionale di FI Marco Intravaia dopo l’approvazione dell’articolo, inserito in Finanziaria regionale, che sostiene interventi straordinari contro la povertà, con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro. «Per il Governo e questa maggioranza – ha continuato Intravaia – l’aiuto alle fasce indigenti è una priorità, per dare serenità alle famiglie più fragili e sostenere i consumi».
«Oggi pomeriggio con un nostro emendamento abbiamo evitato una grave ingiustizia sociale e restituito dignità a cinquecento famiglie escluse ingiustamente da un prezioso sostegno economico nonostante ne avessero diritto». Così Mario Giambona, vicepresidente del gruppo Pd all’Assemblea Regionale Siciliana, ha commentato con soddisfazione il potenziamento delle risorse previste per il reddito di povertà in sede di variazione di bilancio, grazie ad un emendamento da un milione di euro voluto fortemente dal Partito Democratico.
«Grazie al lavoro del Partito Democratico, l’intervento correttivo approvato consente l’erogazione di maggiori risorse al fondo per il reddito di povertà – spiega -. Una modifica che permette a 500 nuclei familiari, inizialmente rimasti fuori dalla misura nonostante il possesso dei requisiti, di accedere finalmente al contributo. Un risultato concreto, che testimonia l’attenzione del PD verso le fasce più fragili e l’impegno a non lasciare nessuno indietro».








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