Comunità energetica, poteri al sindaco per la costituzione

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Il Consiglio comunale di Troina, nella seduta del 6 giugno,  ha conferito al sindaco i poteri per la costituzione del soggetto giuridico che realizzerà la Comunità energetica. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alle Attività produttive di Troina, Salvatore Leanza.

Cosa è la comunità energetica

Una comunità energetica è un’organizzazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che si uniscono, sotto un unico soggetto giuridico con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.

La finalità

“Perseguirà uno scopo mutualistico in favore dei suoi partecipanti e, in aggiunta, uno scopo altruistico in favore della comunità e del territorio in cui opera;  non avrà come scopo principale il perseguimento del lucro soggettivo (inteso come destinazione egoistica dei risultati positivi dell’attività di impresa), anche se può perseguire una limitata e accessoria finalità lucrativa.

I vantaggi per il consumatore

Nell’ambito della CER, comunità energetica rinnovabile, che svolge esclusivamente l’attività istituzionale, orientata alla produzione, consumo e condivisione di energia rinnovabile, i soggetti “consumatori” godranno del vantaggio di approvvigionarsi dagli impianti della comunità (mediante autoconsumo fisico e condivisione), anche quando non hanno un impianto proprio e non potrebbero averlo per mancanza di superfici disponibili e, in ogni caso, con un prezzo dell’energia inferiore a quello di mercato.

Nell’ipotesi dei “prosumer”, questi ultimi godranno del vantaggio di sommare, al beneficio che ricaverebbero dall’essere auto-produttori e consumatori di energia rinnovabile, il vantaggio di partecipare a progetti di comunità e di beneficiare della sovra remunerazione dell’impianto messo nella disponibilità della CER.

Con la nascente CER, come emerge nella nota dell’amministrazione comunali, gli utenti conseguiranno contemporaneamente dei benefici ambientali in quanto la comunità locale avrà l’opportunità di offrire un reale contributo alla riduzione della “carbon footprint”, assumendo un ruolo attivo nel raggiungimento degli obiettivi legati alla riduzione dei gas serra, alla promozione di fonti energetiche rinnovabili e alla riduzione dell’approvvigionamento di energia elettrica da grandi impianti, a favore di forme di produzione, autoconsumo e condivisione di energia rinnovabile di prossimità;

E poi ci saranno i benefici economici, in quanto la produzione ed il consumo in locodi energia elettrica da fonti rinnovabili consentirà ai membri della CER di ridurre i costi di approvvigionamento dell’energia elettrica. Inoltre, il GSE s.p.a. riconoscerà alle CER un incentivo, sotto forma di tariffa-premio, per la durata di 20 anni, calcolato sulla quantità di energia che viene condivisa tra i membri. Tale incentivo sarà cumulabile con le detrazioni fiscali previste dal TUIR per l’acquisto di impianti a fonti rinnovabili e con le misure di sostegno relative agli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati.

Gli incentivi

L’incentivo generato dalla condivisione di energia verrà poi redistribuito tra i membri della Comunità; Inoltre, sempre il GSE s.p.a. ha previsto una serie di incentivi e contributi a fondo perduto. In particolare un contributo a fondo perduto del 40%, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni con popolazione sotto i 50.000 abitanti.

Infine, ci saranno i Benefici sociali: la CER costituirà uno strumento di coesione e di inclusione sociale, oltre che di contrasto alla povertà energetica, in quanto consentirà l’accesso dei consumatori appartenenti alle fasce più vulnerabili ed esposti al fenomeno della “povertà energetica”, a forme di autoproduzione e di condivisione di energia rinnovabile.



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