Fonti rinnovabili non programmabili: bando entro 13 giugno 2025

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Guida alla partecipazione al Bando fonti rinnovabili non programmabili, mirato a finanziare progetti che dovranno contribuire all’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico, al miglioramento della produzione di idrogeno verde e allo sviluppo di soluzioni innovative per il settore energetico.

mercato ESGNell’ambito di Mission Innovation, l’Italia aderisce alla Green Powered Future Mission (GPFM) volta ad accelerare la transizione verso sistemi energetici sostenibili e alla Clean Hydrogen Mission (CHM) volta allo sviluppo e alla diffusione dell’idrogeno pulito. L’Avviso 132 del 3 aprile 2025 finanzia progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica nelle aree delle Missioni “Green Powered Future” e “Clean Hydrogen” di Mission Innovation 2.0.

Andiamo alla scoperta del bando dedicato alle nuove installazioni di fonti rinnovabili non programmabili.

Il costo totale per ciascun progetto deve essere compreso tra 2 e 20 milioni di euro e le domande, con tutta la documentazione necessaria, devono essere presentate online entro il 13 giugno 2025, ore 12:00.

Bando Fonti rinnovabili non programmabili 

Finalità del Bando

Il Bando mira a finanziare progetti che dovranno contribuire all’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico, al miglioramento della produzione di idrogeno verde e allo sviluppo di soluzioni innovative per il settore energetico. I progetti devono rispondere agli obiettivi e criteri tecnici riportati nell’Allegato A “Disciplinare tecnico” allegato.

Nota: le tematiche per l’area strategica sono:
– Integrazione delle FRNP nel sistema elettrico-Monitoraggio e diagnostica avanzata degli impianti FRN
– Resilienza e sicurezza degli impianti FRNP-Ecoprogettazione
– Incremento della produzione energetica nazionale da FRNP
– Celle e moduli fotovoltaici a più elevata efficienza.

Chi sono i soggetti beneficiari?

Il decreto rivolto all’area strategica “Fonti Rinnovabili Non Programmabili” nell’ambito dell’iniziativa “Mission Innovation 2.0” prevede la finanziabilità di programmi di investimento che possono essere presentati, tramite un’impresa capofila, da una compagine progettuale formata da almeno due partner tra imprese, comprese le start up innovative e organismi di ricerca e diffusione della conoscenza. Le microimprese non possono assumere il ruolo di capofila e la compagine progettuale non può essere costituita da sole imprese appartenenti allo stesso gruppo.

Le imprese partecipanti al progetto non devono essere “in difficoltà e devono disporre di almeno un bilancio di esercizio approvato ed essere in possesso dei requisiti di affidabilità economico-finanziaria.

Può presentare Proposta di progetto, tramite un’impresa Capofila, una compagine progettuale formata da almeno due partner tra Imprese e/o Organismi di ricerca.

La compagine progettuale non può essere costituita da sole imprese appartenenti allo stesso gruppo.

È ammessa la sottomissione di una sola proposta di progetto per ogni tematica da parte dello stesso Capofila.

Di seguito i requisiti per accedere al bando:

  1. essere in regola con la restituzione di somme dovute al MASE;
  2. disporre, al momento del pagamento del contributo, di una Sede operativa in Italia con una capacità produttiva pari almeno al 5% del fatturato complessivo dell’impresa;
  3. essere in possesso dei requisiti di affidabilità economico-finanziaria, di cui all’Allegato C “Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà” dell’Avviso

Il progetto deve prevedere l’avvio delle attività successivamente alla data di presentazione della domanda.

Quali sono le misure del contributo e le maggiorazioni?

I contributi concessi per ciascun beneficiario non possono superare:
a) il 50 % dei costi ammissibili per la ricerca industriale (RI);
b) il 25 % dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale (SS);
c) il 50 % dei costi ammissibili per gli studi di fattibilità (SF).

L’intensità di contributo per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata, fino a un’intensità massima dell’80 % dei costi ammissibili, come segue:

  1. di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese;
  2. di 15 punti percentuali purché ricorra una delle seguenti condizioni:
  1. il progetto prevede la collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, nell’ambito della quale tali organismi sostengano almeno il 10% dei costi ammissibili e abbiano il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca;
  2. i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito (fatti salvi i diritti di privativa).

Aspetti finanziari delle Proposte di progetto

Al fine di analizzare gli aspetti finanziari del progetto occorre tenere in considerazione i seguenti elementi:

  • il costo totale del progetto deve essere compreso tra 2.000.000 euro e 20.000.000 euro;
  • il costo totale delle attività di Ricerca Industriale non può essere superiore al 70% del costo complessivo;-il costo totale delle attività di Studio di Fattibilità non può essere superiore al 10% del costo complessivo;
  • il costo totale delle attività svolte complessivamente dagli Organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, se presenti, come riportato nella Proposta di progetto, non può eccedere il 33% del costo totale del progetto;
  • il costo delle attività di ciascun partecipante alla compagine progettuale deve essere pari almeno al 10% del costo totale del progetto;
  • il costo delle attività del Capofila, come riportato nella Proposta di progetto, deve essere superiore al 25% del costo totale del progetto.

Le Proposte di progetto per fonti rinnovabili non programmabili devono riguardare progettualità da completare entro la data del 31/12/2026.

Alcune tipologie di spese particolari ammesse alla rendicontazione

E’ rendicontabile come costo diretto ammissibile alle agevolazioni solo il personale effettivamente impegnato nelle attività di ricerca e sviluppo, in attività di carattere esecutivo (gestione tecnico-scientifica, comprese le attività di coordinamento tra i vari enti esterni o interni indirettamente impegnati sul progetto), nonché altro personale ausiliario adibito all’attività di ricerca e per le sole ore dedicate al progetto.

Sono ammessi alle agevolazioni, tra i costi del personale effettivamente impiegato nella realizzazione del progetto, anche quelli relativi al legale rappresentante, al direttore generale, al personale dipendente con incarico nel consiglio di amministrazione…

E’ ammesso anche il costo del personale distaccato sostenuto effettivamente sostenuto dal soggetto assegnatario del progetto in base alle ore effettivamente prestate nel progetto.

Sono ammessi a rendicontazione anche i costi relativi a strumenti e attrezzature necessari per lo svolgimento dell’attività di ricerca, di nuovo acquisto e nuovi di fabbrica, dotate di autonomia funzionale ed acquistate direttamente dal fornitore o dai suoi concessionari di zona.

E’ inoltre ammesso rendicontare ammortamenti relativi a strumentazione già a libro cespiti.

Cumulabilità delle agevolazioni

Le agevolazioni concesse non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che si configurano come aiuti di Stato, ad eccezione di quelle ottenute esclusivamente nella forma di benefici fiscali e di garanzia e comunque entro i limiti delle intensità massime previste dal Regolamento UE n. 651/2014 (Gber).

Termini e modalità di presentazione delle domande

La domanda di contributo dovrà essere presentata attraverso la piattaforma informatica dedicata, entro il termine perentorio delle ore 12.00 del 13/06/2025.

NdR: In tema di fiscalità delle rinnovabili vedi anche: Cessione di SPV nel fotovoltaico: la Cassazione conferma la PEX

Celeste Vivenzi

Sabato  7 Giugno 2025



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