Governo applica il golden power, U-blox passa a Trasna

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Lieto fine per lo stabilimento U-blox di Sgonico, vicino alla chiusura e comprata da Trasna, azienda globale specializzata in semiconduttori, Sim, eSim e dispositivi domotici. Quasi 160 lavoratori rischiavano di perdere il lavoro, ma dopo una trattativa durata sei mesi e l’approvazione in temi rapidi da parte del Governo del golden power, finalmente questa storia si è conclusa nel miglior modo possibile. Ora lo stabilimento si chiamerà Trasna Cellular SpA.

La trattativa

Che Trasna fosse interessata all’acquisizione lo si sapeva già a marzo, quando U-blox, multinazionale svizzera che si occupa di ricerca e sviluppo nel settore della settore della telefonia cellulare, aveva affermato che avrebbe chiuso lo stabilimento di Sgonico, nel triestino, per concentrarsi sui sistemi satellitari globali di navigazione e abbandonando entro l’anno in corso il comparto dei dispositivi di telefonia mobile. Da allora è cominciata una procedura amministrativa che si è conclusa ieri.

Secondo Usb Lavoro Privato Federazione di Trieste, ora si apre “una prospettiva di possibile crescita occupazionale nel medio periodo, crescita che potrà essere accelerata dal supporto delle istituzioni, in particolare quello della regione Fvg che si è già dichiarata disponibile in tal senso”. L’Unione sindacale di base ha ringraziato anche il Governo che in tempi rapidissimi ha approvato il Golden Power.

I problemi di U-blox

Dopo sei mesi di incertezza, la conferma dell’operazione ha portato sollievo ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali locali, che vedono in Trasna un’opportunità di rilancio per il tessuto industriale delle telecomunicazioni della regione. Inizialmente a rischiare il posto erano 197 dipendenti, tutti afferenti alla divisione di ricerca e sviluppo (come ingegneri e tecnici), numero sceso poi a 160.

U-blox da tempo non naviga in buone acque; il settore dei cellulari nel primo trimestre 2024 ha avuto una perdita di Ebit (ossia il reddito operativo aziendale prima delle imposte e degli oneri finanziari) superiore a 16 milioni di euro. “Questo cambiamento strategico – ha spiegato il ceo Stephan Zizala – ci consentirà di sbloccare un potenziale ancora maggiore nel mercato del posizionamento globale, inclusi veicoli autonomi, internet of thing e applicazioni di tracciamento, accelerando lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per i nostri clienti”.

I piani futuri di Trasna

Ma, come precisa Usb Trasna Cellular Spa, questo non è il punto d’arrivo ma un punto di partenza per ulteriore sviluppo dello storico tessuto delle telecomunicazioni dell’area. E a confermare i segnali di ripresa è stato Stephane Fund, amministratore delegato della società acquirente, che nel corso della sua prima visita ufficiale allo stabilimento di Sgonico aveva affermato:

“È una squadra di esperienza, intendiamo integrare la tecnologia della Ublox con i nostri prodotti di telecomunicazione”, ha affermato Fund, ribadendo l’intenzione di concludere l’acquisizione entro giugno e di non procedere ad alcun taglio occupazionale: “Terremo tutto il personale, abbiamo bisogno di cervelli”, ha dichiarato.

Una dichiarazione che segna una svolta netta rispetto al recente passato, in cui l’unità triestina appariva destinata a un progressivo ridimensionamento, con una parte consistente del personale dichiarata in esubero. Ora, con l’approvazione del golden power, lo scenario cambia radicalmente.





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