i dati del 2025 a Roma e nel Lazio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Roma e il Lazio hanno ancora un serio problema con gli infortuni sul lavoro. Nei primi mesi quattro mesi del 2025, da gennaio ad aprile, infatti sono state 13.884 le denunce presentate all’Inail, di cui la maggior parte, ovvero 10.968, arrivano dal territorio di Roma e provincia.

In aumento gli infortuni 

A fronte di questi numeri, come sottolinea la Cgil Roma e Lazio, si registra a livello regionale un aumento del 5% degli infortuni, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “A incidere in maniera drammatica – spiega il sindacato – è l’aumento degli infortuni in occasione di lavoro, quasi 800 in più, mentre diminuiscono leggermente gli infortuni in itinere”. Ovvero quelli che il lavoratore subisce durante il percorso da casa al lavoro (e viceversa) o per spostarsi da una sede di lavoro all’altra.

Le lavoratrici e i lavoratori più a rischio operano nella logistica, nel commercio, nelle costruzioni, nei servizi di supporto alle imprese, nella manifattura e nella sanità, settore in cui molti infortuni sono frutto delle aggressioni contro il personale sanitario.

Ammalarsi di tumore sul posto di lavoro. Quali sono i settori in cui si rischia di più

Le morti sul lavoro

Per quanto riguarda gli infortuni con esito mortale, in tutto il Lazio sono stati 21, di cui 6 solo nel mese di aprile “tutti nei comparti dell’industria e dei servizi, il doppio rispetto all’aprile del 2024”. Nella Capitale, invece, i decessi da gennaio ad aprile sono stati 14.

Numeri che però, sottolinea la Cgil, potrebbero essere in realtà molto più alti, perché “non sempre il riconoscimento come infortunio è immediato e, come noto, le statistiche dell’Inail non riguardano l’intero mondo del lavoro”.

A fronte degli ultimi dati, il sindacato fa sapere che solleciterà la Regione “affinché il recente piano strategico sulla salute e la sicurezza, che ha recepito diverse nostre istanze, sia pienamente applicato e rafforzato, come anche la recente ordinanza per la sospensione delle attività lavorative nelle ore più caldi ma l’impegno delle istituzioni non basta. Per fermare la strage sul lavoro serve l’impegno di tutte le persone”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link