“Piccoli ospedali, presidi territoriali da difendere” • Elbapress

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Visita all’ospedale elbano per  il consigliere regionale e membro della commissione sanità Diego Petrucci  e Marcella Amadio , esponenti di Fratelli d’Italia, nella mattinata di ieri. Hanno incontrato alcuni cittadini di fronte all’ospedale prima della vista all’interno della struttura.  Petrucci ha ribadito che i piccoli ospedali sono grandi presidi territoriali e che proprio per questo devono essere difesi a tuti i costi . “La continuità territoriale è un diritto che deve essere declinato anche in ambito sanitario – ha confermato  Marcella Amadio, capogruppo minoranza in consiglio a Livorno e membro del direttivo nazionale di FdI –  Bisogna costruire una rete tra gli ospedali di Cecina Piombino e Elba e garantire anche agli elbani il fondamentale diritto alla salute”. Una situazione che potrebbe essere risolta ripensando  il progetto Elba. Per Petrucci è il punto di partenza.  “I medici non possono passare di qui “per caso” – ha commentato  – ma devono avere una sede operativa stanziale e anche Portoferraio deve avere i suoi. Inizialmente il progetto era un buona intuizione ma ora va riformulato in questo senso, magari con un sistema di turnazioni ed incentivi”. E non solo. Suggerisce che per medici, infermieri e personale sanitario disponibili a lavorare nelle aree interne ( e anche all’Elba), ai fini previdenziali  e di avanzamento di carriera, ogni anno lavorativo debba essere considerato come diciotto mesi. Oltre naturalmente agli incentivi economici. E poi la possibilità di avere un alloggio. “Pensiamo che nelle aree interne – spiega Petrucci – ce ne siano tantissimi, precedentemente destinati ad  altri operatori dello stato. Ora potrebbero essere utilizzati  per il  personale sanitario disponibile a lavorare in queste zone, anche quelli che scelgono di lavorare a Portoferraio. Sono tutte ipotesi   che possono incrementare la  disponibilità a venire a lavorare anche qui.  I piccoli ospedali devono essere difesi e su questo siamo decisi ad andare avanti perché sui servizi essenziali non accettiamo obiezioni sul costo. Devono essere assicurati indipendentemente dal numero di persone che li utilizzano, proprio in quanto essenziali, senza badare al costo”.  Dopo la visita all’ospedale Petrucci ha posto l’accento su un’altra questione che si trascina da anni,  l’utilizzo della camera iperbarica che funziona solo per le emergenze, mentre per le cure ordinarie i pazienti devono essere  trasportati nelle strutture del continente. “Questo problema  deve essere risolto” ha terminato.





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