Banca d’Italia: costo dei pagamenti in calo grazie al digitale.

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La Banca d’Italia ha pubblicato il terzo “Rapporto sul costo degli strumenti di pagamento in Italia”, aggiornando il quadro sull’efficienza del sistema italiano dei pagamenti. L’indagine, condotta nel 2023 su dati relativi al 2022 nell’ambito del Comitato Pagamenti Italia, analizza i principali mezzi utilizzati da cittadini e imprese – dai contanti alle carte, dai bonifici agli assegni – confrontando i risultati con le precedenti rilevazioni del 2012 (dati 2009) e del 2020 (dati 2016).

Uno dei dati più significativi riguarda il costo sociale complessivo – ovvero l’onere sostenuto dalla collettività per offrire e accettare strumenti di pagamento – che è sceso a 11,6 miliardi di euro, pari allo 0,61% del PIL, in calo di 12 punti base rispetto alla precedente rilevazione.

A determinare questa riduzione, spiega Bankitalia, è stata l’espansione dei pagamenti digitali e il crescente ricorso a canali automatizzati. Il costo privato medio di offerta per singola operazione si è quasi dimezzato: da 1,01 euro nel 2016 a 0,62 euro nel 2022, grazie alle economie di scala e alla razionalizzazione dei processi.

L’indagine conferma un trend ormai consolidato: il pagamento fisico allo sportello è sempre meno usato. La quota di operazioni digitali (home e mobile banking) ha raggiunto il 93% del totale, rispetto all’83% del 2016 e al 74% del 2009.

Tra i diversi strumenti, l’addebito diretto resta il più economico da gestire per banche e prestatori di servizi, con un costo unitario di 0,19 euro per transazione, seguito dalle carte di pagamento (0,46 euro) e dai bonifici (0,70 euro).

Sul fronte opposto, contanti e assegni si confermano come gli strumenti più onerosi: il prelievo o versamento in contanti costa in media 2,44 euro, mentre il trattamento di un assegno arriva a ben 5,28 euro per operazione.

I benefici della digitalizzazione non si fermano all’offerta: il rapporto evidenzia infatti una sensibile riduzione dei costi di accettazione per imprese e commercianti, in particolare per le operazioni effettuate con carte e addebiti diretti.

Secondo la Banca d’Italia, l’indagine riflette i progressi della digitalizzazione del settore, ma guarda anche al futuro: si attendono ulteriori miglioramenti grazie al nuovo quadro normativo europeo in fase di definizione. Tra le novità attese figurano la revisione della direttiva PSD2, il regolamento sui bonifici istantanei e le proposte per l’euro digitale.

L’obiettivo comune, sottolinea il rapporto, è rafforzare competitività, efficienza e sicurezza nel mercato europeo dei pagamenti, in linea con la Strategia dei pagamenti al dettaglio della Commissione UE e della Banca centrale europea.

foto Mr No CC BY 3.0



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