il numero resta lo stesso, ma aumentano gli importi – TerlizziLive.it

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L’analisi dell’Osservatorio Crif ha scattato una fotografia dello stato di salute dei prestiti alle imprese italiane che, nei primi 9 mesi del 2024, non sono cambiati a livello numerico. È aumentato invece l’importo dei prestiti stessi, con un incremento del 2,4%, in un contesto in cui i tassi di interesse sono stati abbassati dalla BCE.

L’analisi si è concentrata anche sul tasso di default delle società di capitali, cioè quell’indicatore che misura la percentuale delle imprese di questo tipo che entro un certo lasso di tempo non riescono a rispettare i propri obblighi finanziari, in particolare il rimborso dei debiti. In pratica indica la quota di società di capitali che hanno un rischio di insolvenza.

Ebbene dallo studio è emerso che, relativamente al tasso di default delle società di capitali, c’è stato un aumento alla fine del 2024, con una percentuale vicina al 2,9%, in crescita rispetto al 2,46% del giugno 2024. Come evidenziato da Luca D’Amico, CEO di CRIF Ratings, la riduzione dei tassi di interesse e il livello tollerabile di inflazione hanno rappresentato sicuramente buone notizie per le imprese italiane. Queste due condizioni dovrebbero infatti favorire una maggiore richiesta della domanda di credito anche nel 2025, ma bisogna sempre considerare il complesso contesto economico e geopolitico che sta comunque incidendo sulla rischiosità delle aziende.

Nonostante il periodo incerto, le imprese possono comunque affidarsi a prodotti finanziari tagliati su misura per loro, grazie ai quali poter raggiungere i loro obiettivi senza il rischio di indebitarsi eccessivamente o di non poter restituire il prestito in tempo. Tra questi ci sono i finanziamenti online o i finanziamenti a breve termine, ma basta consultare siti specializzati, come youFin.it, per conoscere tutti i finanziamenti per aziende disponibili e chiedere supporto e consulenza ad esperti del settore.

Per richiedere i finanziamenti più adeguati alle proprie necessità, è importante conoscere anche lo stato di salute del settore in cui si opera. Uno dei settori più attivi e dinamici è il turismo, che nel primo trimestre del 2024 ha fatto registrare un aumento degli importi erogati del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il miglioramento è dettato soprattutto dalla ripresa post-pandemica e dalla voglia di viaggiare, anche se va comunque segnalato un profilo di rischio piuttosto alto, con un tasso di default pari al 3,5%. Il profilo di liquidità è buono, ma non va dimenticato che il settore risente di una forte stagionalità.

L’agricoltura invece si colloca tra i settori maggiormente a rischio, con un tasso di default del 2,7%. Il settore ha mostrato un leggero calo degli importi erogati, pari all’1,2%, dettato anche dagli sconvolgimenti e dai cambiamenti climatici.

Un ulteriore calo del 6% degli importi di credito erogati si è registrato anche nel settore delle costruzioni, forse a causa della fine degli Ecobonus. Una contrazione importante c’è stata anche nel settore dell’impiantistica, con una percentuale del 9,7%. I due settori però presentano differenti profili di rischio: le costruzioni del 3,1%, mentre l’impiantistica dell’1,8%.

giovedì 12 Giugno 2025



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