Il nuovo presidente di Confindustria Brescia: «Le imprese siano audaci e visionarie, il cambiamento è inevitabile»

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di
Massimiliano Del Barba

Streparava parla all’assemblea riunita al Brixia Forum: «Abbiamo il dovere di abbracciare il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia»

«Saremo audaci e visionari». Dal palco del Brixia Forum, nel giorno della sua investitura ufficiale a nuovo presidente di Confindustria Brescia, Paolo Streparava pronuncia un discorso assertivo nei toni e duro nei contenuti. 

O l’impresa cambia, rispondendo proattivamente agli input esogeni, oppure non ci sarà più impresa: questo il succo del suo primo intervento di fronte alla platea degli industriali bresciani, a cui chiede subito: «Cosa lasceremo ai nostri figli se non avremo il coraggio di agire per proteggere e rendere resilienti le nostre imprese? Servono, quindi, nuovi orizzonti affinché le imprese continuino a prosperare; per questo abbiamo il dovere di essere audaci e visionari, di abbracciare il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia».




















































Di qui le prime linee programmatiche su cui verrà ritarato per i prossimi quattro anni il nuovo corso di via Cefalonia, e cioè apertura, cambiamento e crescita. «La sostenibilità — dice — deve rappresentare non solo una necessità etica e normativa, ma anche una leva strategica per il successo e la resilienza delle aziende. Il nostro impegno sarà quello di accompagnare le imprese in un percorso di cambiamento culturale e organizzativo, promuovendo inclusione, benessere e sostenibilità: bisogna guardare al futuro con spirito di rinnovamento, accogliendo le sfide dell’innovazione tecnologica».

Streparava guarda poi oltre i confini provinciali e nazionali: «Viviamo in un’economia globalizzata nella quale il successo delle imprese locali dipende sempre più dalla loro capacità di aprirsi al mondo. L’internazionalizzazione non è più un’opzione riservata a pochi, ma una condizione essenziale per accrescere la competitività e cogliere nuove opportunità. Per questo, uno dei nostri obiettivi prioritari è quello di promuovere reti di collaborazione tra aziende, istituzioni, enti di ricerca e stakeholder internazionali, contribuendo a rendere Brescia un punto di riferimento nell’arena economica internazionale».

Ovviamente non mancano, nel corso della serata, riferimenti ai due grandi temi che stanno minando alle basi la capacità del manifatturiero nazionale di generare crescita, ricchezza e benessere: il prezzo dell’energia e la nuova politica commerciale statunitense. È il presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini, ospite d’onore dell’assise, ad andare dritto al punto: «Sui dazi serve che l’Europa negozi con gli Stati Uniti e bisogna farlo subito. Serve un negoziato serio perché gli Stati Uniti sono per noi un partner serio — dice Orsini, che poi sul tema del costo di gas ed elettricità aggiunge —. Con la premier Giorgia Meloni stiamo lavorando per abbassare il prezzo dell’energia. Abbiamo dei gap competitivi che rischiano di metterci fuori dal mercato e quindi servono sia misure a lungo termine come iniziare da subito sul nucleare ma anche nel medio termine cercando di disaccoppiare alcuni elementi del meccanismo della formazione del prezzo dell’energia».

Infine Streparava, da industriale del comparto automotive, affronta la questione della competitività di una filiera oggi alle prese con la necessità di rinnovarsi e di diversificare il proprio prodotto: «Siamo — ricorda — il quarto polo nazionale e primo in Lombardia con oltre 1,7 miliardi di export e 2,5 miliardi di fatturato e siamo in notevole difficoltà. A livello europeo la transizione verso l’elettrico rischia di compromettere la competitività del settore se le politiche dell’Ue non verteranno su un approccio tecnologicamente neutrale. Anche a livello globale, la nostra industria è in difficoltà, stretta tra due potenze economiche aggressive come la Cina, da una parte, e gli Stati Uniti dall’altra. Non basta il solo rinvio delle sanzioni per l’automotive, serve la totale revisione del fit for 55».

12 giugno 2025



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