Sicurezza e continuità operativa negli enti finanziari: il regolamento DORA

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Medio Campidano
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Durante la CreditWeek 2025 a Milano, si è ampiamente discusso dell’uso strategico della tecnologia e dei suoi impatti nel settore finanziario. In particolare uno specifico workshop ha approfondito gli obblighi della resilienza informatica che gli operatori del settore devono rispettare adeguandosi al Regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act).

(Articolo di Marco Ferfoglia, Presidente di AnalisiBanka)

La normativa DORA è un quadro normativo europeo che va oltre la tradizionale cybersicurezza. Richiede infatti alle entità finanziarie non solo di proteggersi dalle minacce informatiche esterne, ma anche di prevenire e gestire efficacemente gli incidenti interni e quelli causati da fornitori terzi. In sostanza, DORA introduce una strategia di “difesa bidirezionale”, affrontando i rischi sia esterni che interni alle organizzazioni finanziarie. L’obiettivo principale è garantire la continuità dei servizi essenziali per i clienti.

Il Regolamento (UE) 2022/2554 (DORA) è già in vigore dal 17 gennaio 2025, risponde al crescente utilizzo delle tecnologie informatiche nel settore finanziario, imponendo livelli di sicurezza crescenti ed elevati. Sintetizziamo nei punti successivi il Regolamento Dora nelle sue caratteristiche salienti.

Qualificazione dei Rischi Informatici e Tecnologici

    ll Regolamento DORA riconosce i rischi informatici e tecnologici come una categoria specifica all’interno del più ampio contesto dei rischi operativi, richiedendo per essi interventi e controlli mirati. L’articolo 3, comma 5 definisce questi rischi come eventi potenziali o reali legati all’uso dei sistemi informatici che possono compromettere i sistemi ICT, i processi tecnologici e le operazioni bancarie conseguenti. Inoltre, il Regolamento comprende le ricadute e gli impatti negativi, sia digitali che fisici, che possono derivare dai servizi ICT forniti da soggetti terzi (provider tecnologici).

    Soggetti sottoposti a supervisione per rischio informatico

    Il Regolamento identifica due macro categorie di:

    a. le Entità Finanziarie (articolo 2 del Regolamento DORA) sono rappresentate da banche, imprese di investimento, istituti di pagamento (TPP), gestori di infrastrutture di mercato, fornitori di servizi per le cripto-attività e le imprese di assicurazione. A questi soggetti è richiesto di acquisire un alto livello di organizzazione e di resilienza individuale per affrontare i rischi digitali.

    b. i Fornitori di Servizi ICT Critici o Importanti (articoli 33, 34, 35), ovvero i provider informatici considerati critici saranno sottoposti a vigilanza diretta da parte dell’Autorità di Sorveglianza Capofila. Quest’ultima richiederà periodicamente la predisposizione di un piano di sorveglianza specifico relativo ai servizi tecnologici. L’Autorità di Sorveglianza deputata potrà anche effettuare ispezioni e richiedere attività correttive. In caso di inosservanza totale o parziale delle misure richieste, l’autorità potrà imporre una penalità proporzionale alla gravità e alla negligenza del provider critico, anche fino all’1% del fatturato medio quotidiano realizzato dal fornitore a livello mondiale.

    Adempimenti e attività obbligatorie per le Entità Finanziarie

    Entro gennaio 2025 circa 23 mila società finanziarie europee dovranno implementare un framework dettagliato in relazione ai rischi ICT, ecco gli aspetti più importanti da valutare:

    • governance: adozione di un Quadro di Gestione e Controllo dei Rischi Informatici, sotto la piena responsabilità dell’organo di gestione dell’ente finanziario (Art. 5 del Regolamento);
    • framework operativo dei rischi informatici atto a fronteggiare anomalie e incidenti informatici. Prevede la predisposizione di processi di continuità operativa e piani di ripristino in relazione alle funzioni aziendali critiche, con l’obiettivo di ridurre al minimo eventuali periodi di inattività (Articoli dal 6 al 9):
    • incident response e reporting: predisposizione di meccanismi e modalità per individuare e segnalare tempestivamente minacce e incidenti informatici gravi, mediante l’evidenza di anomalie, early warning, allarmi automatici, monitoraggio e verifica della resilienza. La politica di comunicazione degli eventi da parte dell’ente deve essere rapida e diffusa nei confronti di diversi soggetti, come: organi di gestione e controllo interni, stakeholder, clienti coinvolti e le Autorità di vigilanza per i casi rilevanti (Art. 10 all’Art. 18). In particolare, enti come le banche devono comunicare all’autorità nazionale competente (Banca d’Italia, che trasmette immediatamente queste segnalazioni alla BCE) gli incidenti considerati gravi e, su base volontaria, le minacce informatiche significative (Art. 19 all’Art. 21).

    Il workshop ha messo in luce come l’implementazione operativa della normativa DORA non sia ancora pienamente consolidata, a causa di alcune criticità persistenti. Tra le principali, emerge una carenza diffusa di cultura e conoscenza del fenomeno all’interno delle diverse organizzazioni. Inoltre, i fornitori di servizi tecnologici (service providers) faticano a sentirsi pienamente coinvolti nel processo di adeguamento, generando potenziali disallineamenti. È fondamentale affrontare tempestivamente queste sfide per garantire la piena conformità e rafforzare la resilienza tecnologica del settore finanziario.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link