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Anghileri, vicepresidente di Viale dell’Astronomia: «Raddoppiare gli investimenti su natalità, istruzione, innovazione. E sull’Europa, accelerare l’attuazione dei rapporti Draghi e Letta con chi ci sta»
È la premier Giorgia Meloni ad aprire con un videomessaggio le assise annuali dei giovani industriali di Confindustria a Rapallo. La premier ribadisce la centralità dell’impresa nell’azione del governo. E la volontà di definire un piano industriale di lungo periodo per il Paese. Poi tocca alla leader dei giovani industriali Maria Anghileri. È la prima volta per lei sul palco. Dalle assise di Rapallo la presidente lancia un allarme che non può lasciare indifferenti: «L’Italia sta infrangendo il patto non scritto tra generazioni», denuncia. La dimostrazione starebbe in alcuni elementi sostanziali: «È difficile fare un mutuo e comprare casa per un giovane, figuriamoci ottenere un finanziamento per avviare un’impresa – si scalda dal palco -, e allora non sorprendiamoci se negli ultimi 10 anni abbiamo perso 367 mila giovani e 153 mila imprese guidate da under35. Su oltre 1.100 miliardi di spesa nel 2023 solo il 9% è riservato a istruzione, ricerca e sviluppo». Da questa lettura della realtà scaturisce una proposta: «Chiediamo al governo di raddoppiare entro i prossimi 10 anni gli investimenti pubblici nella Filiera futuro che è fatta di natalità, istruzione e innovazione. Perché le culle vuote di oggi sono le aziende vuote di domani».
Un’Europa a due velocità
Alla politica che sarà presente come ogni anno in forze alle assise di Rapallo (la maggioranza con i ministri Urso e Salvini, con Tajani assente giustificato vista l’emergenza internazionale, ma anche l’opposizione con Elly Schlein, Matteo Renzi, Carlo Calenda) Anghileri parla prima di tutto di Europa. Evitando il solito mantra confindustriale dell’Europa matrigna. Segnala la necessità di saltare sul treno di un’Europa a due velocità per prendere decisioni più veloci e, in particolare, per attuare i rapporti Draghi e Letta. «Se i tempi non sono maturi per muoversi come un sol uomo muoviamoci in gruppi che condividono davvero sia i fini che i mezzi e andiamo avanti. Lo abbiamo fatto con la moneta unica, adottata oggi da 20 su 27 Paesi. Possiamo rifarlo adesso».
Produttività e taglio al cuneo per alzare gli stipendi
Secondo i giovani industriali per essere più attrattivo il Paese deve intervenire prima di tutto su tre questioni: bolletta elettrica tra le più alte al mondo, pressione fiscale oltre il 41%, cuneo fiscale e contributivo al 47,1%. Ovviamente servirebbe aumentare gli stipendi, prima di tutto dei giovani. Come? «Aumentando la produttività».
Donne: 3 milioni mancano all’appello
Da segnalare infine il passaggio sul coinvolgimento delle donne nel lavoro. Un passaggio non semplicemente formale: «In Italia mancano tre milioni di donne al lavoro. Mancano anche perché oberate dal lavoro di cura familiare», dice Anghileri, andando al cuore del problema. I maggiori investimenti dovrebbero servire anche a offrire servizi per liberare le donne da una porzione di lavoro gratis di cui si caricano ogni giorno.
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