Quando nascerà il nuovo campus universitario di Alessandria

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ALESSANDRIA – “Non posso pensare di non riuscire a inaugurare il nuovo campus di Alessandria prima della fine del mio mandato. Farò del mio meglio e da ieri comincio a crederci davvero”. Ai microfoni di Radio Gold il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Menico Rizzi, ha espresso tutta la sua soddisfazione dopo l’approvazione da parte del Comune al Piano Tecnico Esecutivo entro il 30 giugno che consentirà l’erogazione del contributo del Ministero. “Un lavoro eccezionale dei nostri uffici, insieme alla collaborazione del Comune” ha aggiunto Rizzi “i tempi? Fine lavori tra tre anni, possiamo dire quattro anni per essere cauti. Spero non ci siano intoppi”. 

Il Rettore dell’ateneo piemontese ieri ha presentato nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria il Piano Strategico 2024-2030, un documento che ha un orizzonte di lungo periodo e che definisce, insieme al Piano Integrato di Attività e Organizzazione, le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi che riguarda tutte le linee di sviluppo di UPO. “Nel nuovo campus gli studenti usufruiranno di una didattica interattiva” ha aggiunto Rizzi “non saranno soggetti passivi ma saranno creati gruppi di lavoro per discutere dei casi studio. Il tutto unito a una innovazione tecnologica. Le lezioni saranno registrate online con alta qualità e gli studenti potranno, se vorranno, riascoltare una parte del corso, ma il rapporto umano studente-docente caratterizzerà la maggioranza delle lezioni. E poi la nostra sarà una Università sempre più aperta al mondo, in accordo con le imprese del territorio”.

Il Rettore ha illustrato alcuni tra gli obiettivi principali del Piano, come per esempio l’aumento delle immatricolazioni e la riduzione del tasso di abbandono, il potenziamento dell’internazionalizzazione e della ricerca di qualità, la promozione della sostenibilità ambientale e sociale nei campus, il rafforzamento del dialogo con imprese, istituzioni e cittadinanza attraverso living lab e accordi civici. Un impegno di lungo periodo che verrà monitorato grazie a indicatori chiave che ne misureranno l’attuazione. Il Piano, infatti, adotta un sistema integrato di Key Performance Indicators per monitorare l’efficacia delle azioni e l’impatto prodotto. Tra gli indicatori figurano, per esempio, l’aumento degli studenti regolari, l’incremento dei progetti internazionali, la diffusione della didattica blended, e l’ampliamento dei partenariati strategici.

“Il Piano Strategico– ha detto il rettore Menico Rizzi – non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso che vogliamo condividere con tutta la comunità in cui viviamo. L’Università del Piemonte Orientale intende rafforzare il proprio ruolo di partner attivo e affidabile per lo sviluppo del territorio, promuovendo conoscenza, innovazione e responsabilità sociale. Le sfide che ci attendono, dalla transizione ecologica e digitale all’inclusione, dalla formazione continua all’internazionalizzazione, richiedono un’alleanza nuova e profonda tra accademia, istituzioni e sistema produttivo. In questo Piano, ci siamo dati obiettivi ambiziosi ma concreti, che parlano di giovani da attrarre e sostenere, di ricerca da valorizzare, di città da rendere più vivibili, di imprese da coinvolgere. Abbiamo bisogno del contributo di ciascuno per fare dell’UPO una comunità ancora più aperta, sostenibile e innovativa. A tutte e tutti voi rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico, culturale e sociale, rivolgo un invito sincero: co-creiamo insieme il futuro del nostro territorio. Con fiducia, competenza e visione”.

“Siamo onorati di aver ospitato a Palatium Vetus la presentazione del Piano Strategico dell’Università del Piemonte Orientale per i prossimi sei anni – ha dichiarato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano – L’incontro di oggi conferma ulteriormente il costante impegno della Fondazione a favore del territorio e la volontà di continuare a investire in programmi che promuovono la formazione, la ricerca, l’innovazione sociale e lo sviluppo sostenibile, rafforzando la collaborazione con gli enti e le realtà locali. I progetti presentati dal Rettore sono importanti e ambiziosi sia per lo sviluppo della sede alessandrina dell’UPO sia per il futuro di Alessandria e della sua provincia e, da parte nostra, confermiamo la massima disponibilità a contribuire al raggiungimento delle nuove sfide europee in linea con l’agenda 2030 dell’Onu”. 

“Il nostro territorio, in particolare la nostra città, – ha sottolineato il sindaco di Alessandria Giorgio Abonantesta attraversando una trasformazione, che vede una costante crescita demografica. Credo che la presenza dell’Università e la collaborazione con essa sia il mezzo migliore che abbiamo per leggere questa realtà in mutamento. Nessun altro partner, a parte l’Università del Piemonte Orientale, può garantire il livello e le competenze, soprattutto nel campo dell’innovazione, per affrontare il modello di crescita e sviluppo in cui ci troviamo oggi. Anche per questo sento il dovere di ringraziare i nostri “padri”, che quasi trent’anni fa si adoperarono per portare l’Università ad Alessandria”.

“Ho chiesto al Rettore questo incontro di presentazione – ha concluso il commissario straordinario Antonio Maconi perché credo che il Piano strategico dell’Ateneo sia enormemente figlio della propria epoca e rappresenti perfettamente l’evoluzione e la rapida crescita che l’Università del Piemonte Orientale sta affrontando. Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia, l’istituzione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, il futuro Campus sono tutti esempi concreti di questo cambiamento, di questa crescita, senza la quale non c’è crescita per il territorio”. 



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