Azione denuncia il ritardo del Governo su “Resto al Sud 2.0”

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ABRUZZO – “Mentre Confesercenti mette nero su bianco i numeri della crisi che coinvolge l’imprenditoria giovanile del nostro Paese, con la scomparsa di oltre 35 mila attività guidate da under 35 tra il 2019 e il 2024 e che vede l’Abruzzo crollare del 24% rispetto a cinque anni fa, il Governo rallenta la crescita e le opportunità per i nostri ragazzi, mettendo un freno alle possibili iniziative di intrapresa.

La misura ‘Resto al Sud 2.0′, contenuta nel decreto Coesione, è un programma di incentivi finanziari a fondo perduto utile alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese nel mezzogiorno: peccato che l’Esecutivo, a distanza di quasi un anno dal termine previsto dalla normativa, non abbia ancora pubblicato il decreto attuativo.

È previsto, infatti, che termini, criteri e modalità di finanziamento delle iniziative ammesse al contributo siano individuati da un decreto tra più ministeri competenti, che sarebbe dovuto essere emanato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Azione ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo rapidi chiarimenti e per questo grave ritardo. È una situazione frutto di un’inerzia che non possiamo accettare e che rischia di penalizzare ulteriormente i ragazzi del Sud, limitando le loro prospettive e la possibilità di fare impresa nei propri territori: un danno per intere comunità e generazioni.

La ministra del Lavoro intervenga subito”.

Lo ha dichiarato Giulio Sottanelli, deputato di Azione e capogruppo della commissione finanze alla Camera.



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