Normative di sostenibilità: la posizione della BCE

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Le proposte legate al Pacchetto Omnibus hanno sollevato un grande dibattito che ESG360 sta seguendo e che potete trovare ampiamente rappresentato negli articoli raccolti nella sezione Pacchetto Omnibus UE.


Normative di sostenibilità: alla ricerca di un equilibrio tra competitività e trasparenza

L’8 maggio 2025, la Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato un parere di propria iniziativa sulle proposte della Commissione Europea volte a modificare le direttive relative alla rendicontazione di sostenibilità aziendale (CSRD) e alla Corporate sustainability due diligence directive (CSDDD). Queste proposte mirano a posticipare l’applicazione di alcuni obblighi e a semplificare i requisiti normativi per le imprese. La BCE ha espresso il suo sostegno a tali iniziative, sottolineando l’importanza di bilanciare la competitività economica con la necessità di trasparenza e responsabilità in materia di sostenibilità.

Il contesto relativo alle normative di sostenibilità

La proposta della Commissione Europea del 26 febbraio 2025 prevede modifiche alle direttive (UE) 2022/2464 e (UE) 2024/1760, con l’obiettivo di rinviare l’applicazione di alcuni obblighi di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence. Queste modifiche si inseriscono in un contesto più ampio di revisione delle normative europee per renderle più proporzionate e meno onerose per le imprese, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI).

Il parere della BCE

Nel suo parere, la BCE riconosce l’importanza di promuovere la competitività a lungo termine dell’economia europea, mantenendo al contempo gli obiettivi del Green Deal europeo e del Piano d’Azione per la Finanza Sostenibile. La BCE sottolinea che una crescita economica sostenibile e resiliente supporta la stabilità dei prezzi e l’efficacia della politica monetaria.

La BCE apprezza l’approccio olistico della Commissione volto a migliorare la competitività europea, come delineato nella “Bussola per la Competitività dell’UE“. In particolare, la BCE evidenzia l’importanza di sviluppare un’Unione del Risparmio e degli Investimenti (SIU) e di ridurre le barriere al Mercato Unico per raggiungere questi obiettivi.

L’importanza della rendicontazione di sostenibilità

La BCE sottolinea che, nel semplificare la legislazione sulla sostenibilità, è fondamentale mantenere i benefici derivanti dalla rendicontazione di sostenibilità per l’economia europea e il sistema finanziario. Requisiti di rendicontazione ben calibrati possono supportare le priorità dell’Unione, garantendo che gli investitori abbiano accesso a dati affidabili per informare le loro decisioni di investimento.

In particolare, la disponibilità di informazioni armonizzate, standardizzate e affidabili sulla sostenibilità contribuisce al raggiungimento degli obiettivi, facilitando l’allocazione del capitale verso progetti ad alto rendimento in tutta l’Unione. Il “Clean Industrial Deal” richiederà infatti investimenti significativi in tecnologie pulite, energie rinnovabili e infrastrutture efficienti dal punto di vista energetico. Il quadro di rendicontazione di sostenibilità, in particolare gli standard di rendicontazione sul cambiamento climatico, offre metriche preziose per informare gli investimenti in industrie a basse emissioni di carbonio.

Raccomandazioni della BCE

La BCE raccomanda che, nel semplificare i requisiti normativi, si mantenga un equilibrio tra la riduzione degli oneri per le imprese e la necessità di fornire informazioni significative agli investitori e agli altri stakeholder. Inoltre, la BCE suggerisce di garantire che le modifiche proposte non compromettano la qualità e la comparabilità delle informazioni sulla sostenibilità, che sono essenziali per il funzionamento efficiente dei mercati finanziari e per la promozione della finanza sostenibile.

Il parere della BCE evidenzia l’importanza di un approccio equilibrato alla regolamentazione della sostenibilità aziendale. Mentre è fondamentale ridurre gli oneri normativi per le imprese. Per promuovere la competitività, è tuttavia altrettanto cruciale garantire che le informazioni sulla sostenibilità siano affidabili e comparabili. Solo così sarà possibile sostenere una crescita economica sostenibile e resiliente, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e del Piano d’Azione per la Finanza Sostenibile.




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